Ravenna, la Deco riparte in 3 giorni. Fango pulito dai lavoratori

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Tre giorni appena e la battaglia contro il fango è stata vinta. Così la Deco di Bagnacavallo, colpita dall’esondazione del 3 maggio scorso e costretta a chiudere per ripulire numerose aree dello stabilimento allagate, è ripartita a pieno regime grazie all’aiuto di numerosi lavoratori. Non si sono dati per vinti e fin da subito, in pochissime ore e con grande fatica hanno ripristinato la piena funzionalità degli impianti.

Tonnellate di fango

La produzione è ripartita dopo aver spalato 1.100.000 kg di fango dai 30.000 mq di capannoni, uffici e piazzali. Tutto questo grazie al lavoro dei 100 dipendenti, accorsi anche dagli altri stabilimenti della Deco, che hanno lavorato fino alla domenica sera.

È emerso anche questo nel corso dell’assemblea generale ordinaria dei soci della Deco, che si è svolta ieri al Grand Hotel Mattei di Ravenna, oltre a fornire i dati su un fatturato in crescita, oriento al raddoppio nel 2025: «Il 2022 – ha dichiarato il presidente Antonio Campri – è stato un anno che credevamo di tregua dalla tempesta e invece siamo stati travolti da scenari economici imprevedibili: inflazione, aumento delle materie prime, costi energetici altissimi. Questa condizione minacciava la nostra identità ma il consiglio di amministrazione ha ritenuto di fare scelte rigorose e abbiamo voluto mantenere il nostro dna cooperativo. La storia recente ci ha dato ragione: abbiamo risaldato i conti aziendali e rifondato i nostri pilastri».

«Inoltre – ha proseguito Campri – la cooperativa, nel corso del 2022 ha avviato un processo di certificazione di genere verificato da parte di un ente terzo, andando a ribadire che Deco non tollera alcuna forma di discriminazione garantendo pari opportunità e uguaglianza tra donne e uomini. Fra i progetti attivati contro il cambiamento climatico nel 2022 si ricorda il “Bike to work” (50€ al mese per i lavoratori che si recano sul posto di lavoro in bici e senza usare l'auto), un progetto del Comune di Imola a cui Deco Industrie ha aderito con entusiasmo».

«Danni per oltre un milione»

«Abbiamo appena superato - ha dichiarato l’amministratore delegato Stanislao Fabbrino - un evento importante: il 3 di maggio, pochi giorni fa, è arrivato il fango nello stabilimento di Bagnacavallo. La situazione, fin da subito, è sembrata a tutti devastante. Invece già dopo quattro giorni abbiamo ripulito, ripreso la produzione e le spedizioni dei prodotti. Questo è avvenuto grazie al grande e generoso lavoro di tutti. L’orgoglio cooperativo è proprio questo e abbiamo dato grande dimostrazione di unità. La conta dei danni ha superato il milione di euro e vorrei ringraziare pubblicamente chi, fin da subito, si è prodigato per gestire l’emergenza con generosità e senso del dovere: il presidente Antonio Campri».

Obiettivo raddoppio fatturato

Secondo i dati del 2022 Deco Industrie conta più di 600 lavoratori di cui un terzo soci,, con più del 70% di impiegati a tempo indeterminato. «I dati del bilancio che oggi presentiamo - ha proseguito Fabbrino - sono importanti ed estremamente confortanti e dimostrano il grande lavoro fatto da tutti. Faremo nuovi e rilevanti investimenti negli stabilimenti, a partire da quello di Bagnacavallo. Il mio obiettivo per il 2025 è di portare il fatturato consolidato a 400 milioni di euro, mi prendo questo impegno».

Il Bilancio 2022 presentato in assemblea, il 72esimo, evidenzia un fatturato di 196.260.121 euro, in aumento rispetto all'anno precedente che si attestava intorno ai 165 milioni, e un utile di gruppo pari a 1.506.912 euro, dimostrando che Deco Industrie ha ulteriormente rafforzato il trend di crescita.

L’azienda vanta sei stabilimentie nove marchi

Le attività produttive di Deco si svolgono in sei stabilimenti che sono collocati a Bondeno (Ferrara), due a Forlì per il settore alimentare e quello di Ravenna, per l’esattezza a San Michele.

Negli stabilimenti di Bagnacavallo e Imola, invece, la produzione è legata alla cura della persona e alla detergenza.

Nel settore alimentare i marchi sono Pineta, Saltari, Fornai & Pasticceri e Forno Buono, nel settore della detergente Scala, Green Emotion, Risolvo, Casachiara e Hgs body care.

All’assemblea tenuta ieri mattina al Grand Hotel Mattei erano inoltre presenti Michele De Pascale (sindaco di Ravenna), Elena Zannoni (amministratrice delegata di Federcoop Romagna), Barbara Lepri (direttrice di Legacoop Emilia Romagna), Lorenzo Cottignoli (presidente della Federazione delle Cooperative), Paolo Lucchi e Mario Mazzotti (rispettivamente presidente ed ex presidente di Lagacoop Romagna) e Simone Gamberini (presidente di Legacoop Nazionale), Daniele Montroni e Giovanni Monti (rispettivamente presidente ed ex presidente di Legacoop Eilia-Romagna).

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