Ravenna, la Cgil: "Lavoratori fannulloni? Che sciocchezza"

I ravennati preferiscono davvero i sussidi invece che lavorare, o c’è qualcosa di più profondo nella crisi del mercato del lavoro? Secondo Marinella Melandri, segretario generale della Cgil Ravenna, le componenti che agiscono sono molteplici. Tuttavia, su un concetto è chiara: «la presunta indolenza dei lavoratori è una sciocchezza». Il discorso fatto dalla Melandri si divide sostanzialmente in due. Il primo riguarda le grandi imprese che, ora in ripartenza, effettivamente hanno ricominciato ad assumere personale. «Il problema in questo caso – spiega la segretaria della Cgil – è che vengono ricercare figure con competenze tecniche e già formate. Tuttavia, spesso si tratta di capacità che non si acquisiscono nel corso dei programmi di studi della nostra scuola superiore. Il sistema imprese dovrebbe investire sulle professionalità di cui ha bisogno. In che modo? In altre città italiane hanno attivato percorsi di formazione cosiddetta duale, che prevede lo studio a scuola e contemporaneamente la pratica in azienda. Da noi questo discorso praticamente non esiste».


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