Ravenna, la beffa per i lavoratori della Tozzi: maxi cartelle esattoriali da Polonia e Finlandia

Al fallimento della Tozzi Sud si unisce ora quello che, a tutti gli effetti, potrebbe essere un vero e proprio scandalo, perché secondo la Polonia e la Finlandia la società, durante il periodo di concordato, non avrebbe pagato le imposte dovute per otto dei suoi trasfertisti. E ora quegli Stati sono intervenuti per rivalersi sui dipendenti, con cartelle esattoriali che vanno da 5mila ai 40mila euro. Come si dice: oltre al danno, la beffa. «Questi crediti verranno ammessi allo stato passivo – spiegano Cgil, Cisl e Uil –, ma non vi è una soluzione chiara per questi lavoratori che si vedono indebitati con stati esteri». Sul punto, in ogni caso, «l’Amministrazione comunale ravennate si è resa disponibile a interloquire con professionisti esperti in materia, alla ricerca di una possibile soluzione» rassicurano sempre i rappresentanti delle tre federazioni del metalmeccanico.

Gli incontri

Intanto, proseguono a ritmo serrato gli incontri organizzati dai sindacati per cercare di trovare una soluzione al crac del colosso dell’oil and gas. Ieri mattina i 125 dipendenti rimasti hanno ricevuto sui loro conti correnti gli stipendi di novembre – sbloccati dal giudice che ne ha autorizzato i pagamenti –, ma per ora rimangono congelati quelli di dicembre e la tredicesima. Sempre ieri i tre delegati di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil hanno incontrato il sindaco Michele De Pascale e gli assessori al lavoro Federica Moschini e allo sviluppo economico Annagiulia Randi. Sindacati e Amministrazione si sono confrontati a lungo sul complesso stato di crisi che sta attraversando il comparto del metalmeccanico che ruota attorno all’oil and gas. Da Palazzo Merlato, Davide Tagliaferri della Cisl, Ketty Samorì della Cgil e Marco Riciputi della Uil ne sono usciti con una mezza soddisfazione, perché il primo cittadino di Ravenna e gli assessori competenti si sono resi disponibili a farsi parte attiva per cercare un potenziale acquirente interessato a rilevare Tozzi Sud e Tozzi srl. Mezza soddisfazione, perché allo stesso tempo tutte le parti hanno dovuto prendere atto di come il sistema oil and gas ravennate si stia frantumando, dato che alle imprese ormai chiuse si uniscono quelle in forte stato di crisi. Da parte della Regione, invece, sul caso Tozzi i sindacati «hanno trovato la disponibilità alla copertura tramite gli ammortizzatori sociali del mese di dicembre e mesi successivi, nell’attesa di un esercizio provvisorio che potrebbe impiegare circa 20 lavoratori».

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