Ravenna, l'ex assessore regionale scettico sul Condhotel a Marina: "Turisti e residenti hanno esigenze diverse"

«Il turismo si sostiene sull’impresa e sul lavoro, non sulla rendita e la speculazione». Sta in questa filosofia la posizione di Guido Pasi, dal 2000 al 2010 assessore regionale al turismo, e prima ancora comunale, in quota Rifondazione. Oggi Pasi non è più nell’agone politico ma resta un osservatore interessato a quanto accade e si dice contrariato dal fatto che Ravenna Coraggiosa, ora il movimento a cui è più vicino, abbia votato sia a favore del rigassificatore sia del condhotel all’ex Mare Pineta di Marina di Ravenna. Il condhotel, che favorisce le ristrutturazioni alberghiere con la possibilità di destinare il 40% ad appartamenti, è una formula che secondo Pasi non è funzionale al settore: «Le esigenze dei turisti e quelle dei residenti sono diverse, metterli a stretto contatto potrebbe creare diversi problemi», spiega. Ma non è solo questo il problema: «Molto probabilmente la parte dell’accoglienza sarà strutturata come una residenza turistico alberghiera. La legge regionale sulle Rta la firmai io: prevede in sintesi una struttura turistica in cui, anziché le camere, ci sono appartamenti. Però le Rta vanno gestite da un albergatore, con una reception e la preoccupazione di riempire le stanze». Si tratta della gestione unitaria di cui tanto si discute quando si affronta il tema. Continua Pasi: «I problemi che ci sono stati nel Ravennate, in passato, sono dovuti al fatto che chi ha comprato quote di Rta era convinto di aver comprato un appartamento. Invece aveva comprato millesimi di un albergo». Le perplessità di Pasi riguardano proprio la paura che la storia si ripeta anche al Mare Pineta: «Temo di rivedere gli errori che abbiamo visto all’ex colonia. Questo tipo di strutture, se non vengono gestite come un albergo ma come appartamenti, alla fine non servono ad attirare turisti. Perché dietro non ci sono imprenditori del settore, ma immobiliaristi. Con questi meccanismi, paesi come Marina continueranno a vivere soprattutto di pendolarismo». Il Mare Pineta, dice Pasi, andava di certo riqualificato ma «sarebbe stato meglio fare una scelta netta. Togliere il vincolo alberghiero e fare appartamenti oppure lasciarlo e cercare un imprenditore del settore. Anche se temo che al momento manchi la domanda, altrimenti il Park Hotel non sarebbe rimasto chiuso l’estate scorsa». A Coraggiosa l’ex assessore imputa di non aver preso una posizione di questo tipo, accodandosi al Pd. Un po’ come fatto con il rigassificatore, progetto a cui Pasi si dice contrario sia per una questione di strategia energetica sia per motivi legati al turismo: «Il settore è molto delicato e si basa sulla libertà delle persone riguardo la scelta dei luoghi in cui passare le vacanze. Vero: il rigassificatore è 8 chilometri al largo, ma se qualcuno deve scegliere dove andare in villeggiatura potrebbe mettere sul piatto anche la presenza del terminal. E andare altrove».

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