Città e lidi giocano «due partite diverse». Le definisce così l’assessore al turismo del Comune di Ravenna, Giacomo Costantini, all’indomani del Ferragosto trascorso, consapevole che promozione e crociere stanno portando a una vivacità del centro storico del capoluogo inedita nei mesi più caldi dell’estate, sospinta da un inedito ritorno del turismo estero. E che invece vede il mare – penalizzato dall’inevitabile ondata comunicativa negativa legata all’alluvione, oltre che dal ridimensionamento del potere di acquisto del consumatore italiano – partito col freno a mano tirato «anche se sono fiducioso che luglio e agosto segneranno una ripresa».
Assessore Costantini, il giro di boa del 15 di agosto consente un’interpretazione più centrata della stagione estiva. Come sta procedendo questa estate iniziata con un’alluvione?
C’è una lettura diversa da fare fra città d’arte e lidi. In centro vediamo molti turisti anche in questo periodo. Godiamo certamente del beneficio che tocca tutte le città d’arte italiane, anche di media dimensione, che vedono un ritorno del turismo straniero. In questo contesto però portiamo a casa i risultati di una promozione che ha spinto sulla riconoscibilità e la visibilità di Ravenna su media nazionali e internazionali: anche in questi giorni un portale come “Travel+Leisure”, che ha 7 milioni di visitatori unici e 4 milioni di like su Facebook, parla in maniera positiva della nostra offerta e anche prossimamente attendiamo giornalisti e blogger di settore incontrati nelle fiere. Quella di Parigi ha dato buoni frutti, da quello che ci segnalano campeggi e operatori della città. Ed in effetti il percorso proposto per quel target univa natura e cultura.
Per i lidi però le note sono maggiormente dolenti…
Sicuramente la stagione non è partita bene, ma quando ho registrato il -4% su giugno ho iniziato a sperare in una ripresa che, dalle sensazioni raccolte fra chi lavora nel settore, secondo me non è peregrina. I campeggi vanno bene, ma soffre l’alberghiero, penalizzato dall’ondata di pubblicità negativa che era inevitabile ci colpisse con un’alluvione a fine maggio. Ora sta passando il messaggio che la Riviera è pienamente operativa e anche a Lido di Classe e Lido di Savio si sta invertendo la tendenza. Teniamo però conto che i territori dove gli eventi climatici hanno colpito con forza sono quelli che normalmente garantiscono una fetta importante del turismo balneare dei lidi Nord e di quelli Sud. Inoltre c’è un problema che investe tutto il Paese.
Quale?
Quello del potere d’acquisto. Sicuramente la Romagna è meno investita dalla dicotomia che vede, a livello mediatico, la Sardegna e la Puglia contrapposte all’Albania. Noi abbiamo una fascia di prezzo più competitiva. Però dalle ricerche leggiamo come moltissime famiglie, anche composte da coppia o single, sceglie di dedicare piccoli budget a cene o gite di una giornata, posticipando le ferie in fasi meno costose. L’analisi più nitida, quindi, potrà avvenire, come mai prima di oggi, a fine settembre. E questo deve spronarci a spingere su sport ed enogastronomia per allungare la stagione.
Quest’estate però sono mancati i grandi eventi. Le Frecce Tricolori, ma soprattutto il Jova Beach party avevano indotto a pensare che anche nella provincia di Ravenna ci fosse spazio per manifestazioni di quella portata…
Sapevamo sarebbe stata un’estate di transizione in cui il grande investimento era individuato nel Parco Marittimo, che renderà. Siamo stati sfortunati sul forfait forzato dei The Kolors durante la Notte Rosa. Rivendichiamo però tante iniziative diffuse, da migliaia di persone, come Beaches Brew, Spiagge Soul e, quest’anno, anche Woodstock festival. Le prossime settimane saranno sempre più caratterizzate da eventi sportivi. Dopo la bellissima serata con la nazionale di basket avremo l’evento con la nazionale di football americano assieme ai Chiefs, il campionato giovanile di vela, l’europeo di Dragon Boat e il “Futuri campioni”, che porta 3000 ragazzi due volte all’anno dei settori giovanili di calcio.
Che ne pensa del dibattito sul come utilizzare la spiaggia scaturito dall’analisi dell’happy hour?
Ho una frase per Mercatali e una per Indino. A Vidmer dico che ha ragione nel dire che la gente cerca ciò che ama, noi però abbiamo dovuto ricalibrare un modello che stava degradandosi e lo abbiamo fatto responsabilizzando maggiormente gli operatori. Al delegato per il Turismo per la Confcommercio Emilia-Romagna chiedo di guardare a Ravenna come modello: non accade da nessuna parte che la commissione Pubblico Spettacolo vada in spiaggia, con controlli così stringenti su ciò che accade. Forse perché noi abbiamo una gestione di questo fenomeno più matura rispetto ad altre realtà.