Ravenna jazz, un maggio ricco di concerti

Archivio

Comincia oggi la 49ª edizione di Ravenna jazz, che vede finalmente il ritorno alla normalità, cioè una cavalcata di concerti in rapida successione nel mese di maggio. Il festival 2022, che avrà nel concerto di Pat Metheny, sabato 7 maggio al teatro Alighieri, il suo culmine, termina il 13 maggio, ed è interamente dedicato a Roberto Masotti, recentemente scomparso. Il grande fotografo ravennate, uno dei più stimati dal jazz mondiale, avrebbe dovuto tenere uno dei tre workshop in programma. Come dicevamo si comincia stasera alle 21.30 al Teatro Socjale di Piangipane, dove arriva un grande nome del latin jazz internazionale: la cantante brasiliana Paula Morelenbaum. Delicata interprete delle composizioni di Jobim e Vinicius De Moraes, la vocalist di Rio de Janeiro si è dedicata anche al repertorio brasiliano del dopoguerra, inciso insieme a Joao Donato. Ha assunto artisticamente il nome del marito Jacques Morelenbaum, violoncellista con cui ha condiviso l’esperienza decennale nella Nova Banda di Antonio Carlos Jobim, tra il 1984 e il 1994. Il progetto che le ha portato il grande successo internazionale è stato però il trio con il marito e con il compositore e musicista giapponese Ryuichi Sakamoto, a fine anni Novanta, a tutt’oggi l’apice anche artistico della sua carriera. Dal 2009 Paula lavora con il Bossarenova Trio, formazione nata in seno alla Swr Big Band di Stoccarda, poi ridottasi a trio. Con lei i tedeschi Joo Kraus a tromba ed effetti e Ralf Schmid al pianoforte. Nel repertorio del trio ai classici della canzone d’autore brasiliani si affiancano in un bizzarro connubio alcuni Lieder tedeschi. Il concerto di giovedì 5 maggio del cantante africano Lionel Loueke è stato annullato all’ultimo momento a causa di difficoltà burocratiche nei documenti di viaggio internazionale, e sarà sostituito dall’Alien Dee Beatbox Groovy Trio, al Cisim di Lido Adriano alle 21.30. Il beatboxer romano Alien Dee, ben noto al pubblico di Ravenna jazz perché da anni è tra i docenti del progetto “Pazzi di jazz”, sarà con i ravennati Alessandro Scala al sax e Mecco Guidi alle tastiere. Venerdì 6 maggio si tiene in giornata il workshop di batteria con Roberto Gatto al Centro Mousikè di Ravenna, mentre alle 22.00 al Bronson arrivano i newyorkesi 75 Dollar Bill. Formatasi dieci anni fa, la band è di base un duo, con Rick Brown alle percussioni e Che Chen alla chitarra elettrica, ma si amplia spesso in varie forme, fino alla big band di venticinque elementi. A Ravenna sarà un trio, con i fondatori affiancati dal contrabbassista Andrew Lafkas. Etichettare il suono del gruppo, multiforme, liquido e trasversale è davvero difficile: potremmo definirlo un ibrido che attinge alle tradizioni di Africa, Asia e Medio Oriente, dal blues primitivo, dalla visionarietà spaziale di Sun Ra come dalla wave minimalista della loro città natale. Brown e Chen usano aggeggi e trucchi per estrarre dai loro strumenti suoni incredibili, quindi l’unico modo per seguirli è lasciarsi attrarre dalla loro attitudine, che ricorda i movimenti musicali rivoluzionari di fine anni Sessanta. I riflessi di questa attitudine si notano anche nel fatto che la loro discografia comprenda in realtà solo una manciata di dischi, tra cui il pluripremiato “I was real” del 2019, unita a una pioggia di autoproduzioni in formato digitale e in musicassetta, quindi tra presente e passato remoto. Da questo si capisce che tempo cronologico e stili musicali sono per loro concetti insignificanti. Per ogni concerto biglietti a 15 euro. Per il workshop info sul sito www.crossroads-it.org.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui