"Ravenna Jazz 2022", la star è Pat Metheny

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È ai nastri di partenza la quarantanovesima edizione di “Ravenna jazz”, il più longevo festival jazz italiano, che quest’anno si svolge dal 4 al 13 maggio. La star dell’edizione 2022 è Pat Metheny, che sarà al teatro Alighieri sabato 7 maggio in un trio con Chris Fishman alle tastiere e Joe Dyson alla batteria. L’amatissimo chitarrista del Kansas arriva a Ravenna con il suo nuovo progetto “Side eye”, che prende il nome dal disco dello scorso anno. In questo tour fa da talent scout a un manipolo di giovani musicisti, in ogni data diversi, ma sempre in trio. Le vecchie composizioni sono rinnovate grazie all’energia dei nuovi interpreti, e i nuovi brani una ritrovata modernità. Metheny è abituato a proporre sorprendenti e innovative formule, come fu per il recente “Orchestrion”, in cui era da solo al centro di un marchingegno meccanico “triggerato”, i cui elementi suonavano ricevendo impulsi dalle corde della chitarra.

Ancora al teatro Alighieri “Fly me to the moon”, che si inserisce nel consolidato solco di omaggi ai grandi del jazz da parte dell’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti, con ospiti di prestigio. Stavolta tocca a Frank Sinatra, che sarà interpretato venerdì 13 maggio dall’Orchestra insieme alla cantante inglese Sarah Jane Morris e al dj vocalist scozzese Nick The Nightfly. Gli altri concerti sono distribuiti nei club, suddivisi per genere.

Al teatro Socjale di Piangipane il jazz latino: il 4 maggio Paula Morelenbaum con il Bossarenova Trio, e il 12 Salvador Sobral in un quintetto tutto portoghese. La cantante è una vera stella della musica brasiliana, con una lunga militanza nella Nova Banda di Antonio Carlos Jobim, prima di diventare famosa a livello planetario nel trio con il marito violoncellista Jacques Morelenbaum e con il polistrumentista e compositore giapponese Ryuichi Sakamoto. Il cantante lusitano Sobral si è invece fatto amare in Europa nel 2017, quando ha vinto l’Eurovision Song Contest con la toccante “Amar pelos dois” insieme alla sorella Luisa, passata pochi giorni fa al Socjale.

Il Cisim di Lido Adriano ospita il jazz contemporaneo: il 5 maggio il chitarrista e cantante del Benin Lionel Loueke in un omaggio a Herbie Hancock, e il 10 il pianista israeliano Shai Maestro, che dopo anni alla guida di un trio newyorkese, ha inserito la tromba di Philip Dizack, facendone un quartetto.

Il Bronson di Madonna dell’Albero conferma la vocazione alle contaminazioni etno-avanguardistiche con il duo multietnico newyorkese 75 Dollar Bill il 6 maggio, e l’11 con il Khalab Live Quartet, progetto del dj Raffaele Costantino dedicato alla musica elettronica africana. Gli amanti del jazz di orientamento hard bop, avranno soddisfazione nel concerto dell’8 maggio al Mama’s, che vede il quintetto del sassofonista Alessandro Scala ospitare il trombettista Fabrizio Bosso.

Un tempo si chiamava “Mister jazz”, ed era l’annuale seminario dedicato nel weekend pasquale ai musicisti jazz; da anni è confluito in “Ravenna jazz” e quest’anno, per la prima volta, conta ben tre seminari. Il 6 maggio workshop di batteria con Roberto Gatto, l’8 di chitarra con il brasiliano Roberto Taufic e il 13 di fotografia applicata alla musica con Roberto Masotti. Completa il programma l’ormai abituale mega concerto con gli studenti delle scuole ravennati “Pazzi di jazz”, che concludono il 9 maggio all’Alighieri il percorso didattico svolto con Enrico Rava, Mauro Ottolini e Alien Dee, quest’anno dedicato a Chet Baker. www.crossroads-it.org

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