Gli ispettori del lavoro di Ravenna, nell’ambito di un controllo in un cantiere edile nel territorio di Ravenna, hanno accertato un infortunio sul lavoro, occupazione di mandopera clandestina e gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro.
Le verifiche sono state avviate a seguito di una telefonata anonima che segnalava l’infortunio di un cittadino extra-comunitario all’interno di un capannone industriale. Gli ispettori nel corso delle attività di indagine, hanno constatato che il datore di lavoro (anch’esso di nazionalità non comunitaria) aveva cercato di occultare l’infortunio anche mediante l’offerta di un compenso economico al lavoratore per non fargli denunciare il sinistro nel cantiere. Dai rilievi investigativi, gli ispettori hanno scoperto che il datore di lavoro aveva occupato – per eseguire lavori di coibentazione del tetto – altri cittadini extra-comunitari, tutti privi del permesso di soggiorno. Dai riscontri è anche emerso che il datore di lavoro aveva tentato di alterare la documentazione di cantiere, facendo risultare, al posto degli operai clandestini e dell’operaio infortunato, altri operai da lui invece regolarmente assunti. Inoltre, sono state accertate, anche, gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, in particolare l’assenza dei parapetti sui solai, la mancanza della formazione ed addestramento dei lavoratori. A conclusione delle attività ispettive, sono state elevate sanzioni in materia di sicurezza per un importo complessivo di 18.000 euro, è stata comminata la sanzione per l’occupazione di manodopera clandestina per un totale di euro 22.000 ed il trasgressore è stato deferito alla Procura della Repubblica di Ravenna per il reato di occupazione di manodopera clandestina.