La mortalità nel 2022 è tornata in linea con la media degli anni pre pandemia con un’eccezione: luglio. La crescita dei decessi in quel mese è stata del 20% rispetto alla media 2015-2019. Il dato però è più alto anche rispetto a luglio 2020 e a quello del 2021, in cui il Covid si era già pienamente manifestato. Traducendo in numeri assoluti, la provincia di Ravenna ha contato lo scorso luglio 76 morti in più della media. La causa? Per l’Istat pochi dubbi: il caldo anomalo che in quel mese ha superato i 40 gradi. L’aumento dei decessi si è manifestato in tutta Italia. «L’incremento dei decessi del mese di luglio – scrive l’istituto di statistica – potrebbe essere in buona parte dovuto all’eccezionale e persistente ondata di caldo che sta caratterizzando l’estate nel nostro Paese e in molti altri paesi dell’Europa dove si osserva, infatti, un fenomeno analogo».
Il precedente del 2015
L’incremento percentuale in Italia è stato analogo a quello ravennate e i decessi totali a luglio sono stati 62mila. Ancora l’Istat: «Per trovare un livello simile di decessi bisogna andare indietro nel tempo fino al 2015, anno in cui ci fu un significativo aumento del numero di morti dovuto soprattutto ai fattori climatici, con incrementi dei decessi molto accentuati nei mesi freddi e caldi dell’anno». E il Covid? Il mese di luglio è stato caratterizzato a Ravenna dal picco estivo di casi con poco più di cinquemila casi nella seconda metà del mese ed un’alta positività al covid (trenta i decessi, quasi tutti soggetti molto anziani). Tuttavia, fa notare l’Istat «il fenomeno si era manifestato con evidenza anche a giugno senza tuttavia che si registrasse un eccesso di mortalità per il complesso delle cause rispetto all’anno precedente». In altre parole, i decessi relativi al Covid, da soli, non avrebbero portato un aumento percentuale della mortalità così elevato.
I numeri del 2022
Il dato aggregato, a livello di numeri assoluti, conta 452 decessi a luglio 2022 contro i 376 riscontrati in media negli anni tra il 2015 e il 2019. Nel 2020, primo anno di pandemia, i morti erano stati 380 mentre nel 2021 erano tornati a quota 367. Aggregando i dati da gennaio a luglio, i decessi nell’anno in corso sono stati 3.025. Il bilancio è appesantito dal dato anomalo di luglio, altrimenti sarebbe in linea, appena poco più alto, con quello degli anni pre covid (2.815 decessi). Nel 2020 il coronavirus, almeno nella prima metà dell’anno, non aveva pesato troppo sui dati ravennati e i decessi tra gennaio e luglio erano stati 2.873. L’anno peggiore è stato il 2021: tra gennaio e luglio c’erano stati 3.184 morti.