Ravenna: in città e sui lidi e fino al 30% delle auto in multa

RAVENNA - Il 10% delle auto in città viene parcheggiata in divieto di sosta. Sui lidi, però, in alcuni casi questa percentuale può arrivare al 30%. L’analisi è contenuta nel rapporto preliminare del Piano urbano della mobilità, il documento che traccerà le linee guida del traffico del Comune di Ravenna fino al 2032. Il documento è stato pubblicato in Regione nei giorni scorsi per la fase delle osservazioni del pubblico. Il rapporto preliminare traccia una fotografia della situazione attuale, da cui si parte per arrivare agli obiettivi generali (di cui parliamo nell’articolo sotto), con moltissimi dati, tra cui spicca quello dell’offerta di parcheggi della città.

A Ravenna, la quota di veicoli in divieto di sosta è mediamente pari all’8% nelle ore mattutine, al 10% in quelle pomeridiane e all’11% in quelle serale. Tuttavia, il numero di veicoli è più numeroso nelle prime ore della giornata (circa 9mila) rispetto a quelle serali. Secondo il Piano ciò è dovuto essenzialmente a due motivi: una «maggiore tolleranza o minor controllo» nella fascia oraria più tardiva. Nella maggior parte delle zone della città, la percentuale di divieti di sosta è considerata «fisiologica»: inferiore al 10% o addirittura al 5%.

Le criticità maggiori si riscontrano nelle aree più prossime alla zona a traffico limitato: la mattina si arriva a percentuali del 30% di veicoli in sosta vietata nelle strade in prossimità di via Cavour e via Salara. Alta anche la percentuale di auto in divieto di sosta a est di piazza Baracca (24%). Percentuali che arrivano al 32% nel pomeriggio. La sera aumentano considerevolmente anche le auto in sosta vietata su via Rubicone, probabilmente per andare ai ristoranti della zona a cui non corrisponde un numero adeguato di posti auto, mentre nella zona vicino a via Cavour, via Salara e il cosiddetto “quadrilatero del gusto” si arriva anche al 40%.

Per quanto riguarda i tre lidi nei quali al momento è istituita la sosta a pagamento (oltre a Marina e Punta anche Lido di Dante), il numero di parcheggi sembra adeguato alla domanda nelle ore mattutine e pomeridiane. Unica eccezione è l’area a nord di via dei Navigatori, a Punta Marina Terme, dove «in media la domanda supera del 30% l’offerta di sosta». Nel pomeriggio, ovunque, il coefficiente di occupazione (che rapporta il numero di auto a quello di posti disponibili) è in aumento. Ciò si traduce in un numero di veicoli in divieto di sosta, sui tre lidi, pari al 9% del totale ma ci sono molte differenze tra un paese e l’altro. A Punta c’è la situazione peggiore: si va dal 19% di auto in sosta vietata durante la mattinata a picchi del 24% nel pomeriggio. Sul lungomare, però, «dove la carreggiata e gli spazi di sosta regolare sono ben delimitati e i punti dove la sosta è vietata sono fisicamente protetti da cordoli e dissuasori, la quota di veicoli in divieto è minima». A Marina di Ravenna e a Lido di Dante la pratica di lasciare il veicolo in sosta vietata è invece nei livelli fisiologici, con una percentuale pari al 10% .

Negli altri lidi, più preoccupante la situazione di Marina Romea, dove peraltro è prevista la rimozione di alcuni parcheggi per far spazio alla pista ciclabile. Lungo viale Italia la sosta in divieto è quasi nulla – come avviene sul lungomare tra Marina e Punta – ma all’interno della località le auto in divieto sono quasi il 30% del totale «causando gravi problemi alla circolazione dei veicoli e degli utenti deboli». A Lido di Classe il 18% delle auto è in divieto di sosta, in particolare sul lungomare e negli stradelli di accesso alle spiagge; viceversa, il parcheggio di piazza Matteo Ricci ha ampia riserva di sosta libera. A Lido di Savio i veicoli in sosta sono il 25%. Qui la zona a sud-est dell’abitato, vicino al mare (via Russi, via Sarsina e limitrofe, dove la segnaletica di divieto presente su lunghi tratti non dissuade gli automobilisti dal lasciare in sosta vietata i propri veicoli) è molto più attrattiva di quella a nord.

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