Ravenna, “Il dottor Guerra radiato e perseguitato, faremo ricorso”

Sarà battaglia anche sulla radiazione decisa dall’Ordine dei medici veterinari della Provincia di Ravenna: lo annuncia l’avvocato Claudio Maruzzi, che con il collega Antonio Venturi difende Mauro Guerra, il veterinario 50enne che a partire dal mese prossimo dovrà affrontare, come richiesto da lui stesso, un processo che lo vede accusato di maltrattamenti e soppressioni di animali senza anestesia, falsificazioni dei libretti sanitari e evasione fiscale.

Le contestazioni sollevate dalla Procura (titolare del fascicolo il pm Marilù Gattelli), insieme a altri elementi emersi nel corso della fase di indagine preliminare, hanno portato l’Ordine a esprimersi in maniera drastica, ma l’avvocato del veterinario reputa tale scelta «gravissima».

«Il mio assistito – spiega l’avvocato – non può non viverla come una evidente ingiustizia e una ignobile persecuzione volta ad eliminarlo dal mercato». Ecco perché la radiazione sarà impugnata di fronte al Consiglio della commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie: «Presenteremo ricorso quanto prima» promette Maruzzi. Fino al verdetto sull’appello, quindi, la radiazione dall’Ordine non sarà esecutiva. Le argomentazioni del legale di Guerra parlano di «una decisione chiaramente presa in un contesto non sereno, e motivata secondo canoni del tutto estranei alla logica, al buon senso e al diritto». Insomma, per l’avvocato è anche una questione di metodo. «Interpretando maldestramente un precedente smentito dalla costante giurisprudenza – prosegue – vengono ritenute prove schiaccianti della responsabilità disciplinare del dottor Guerra le risultanze delle indagini della Procura, frutto di clamorosi equivoci e numerose trasfigurazioni della realtà». Il processo, però, deve ancora iniziare, ed è in quella sede che Maruzzi si ripropone di «mettere finalmente a disposizione del giudice le prove dell’innocenza del mio assistito, cosa che è stata negata (nessun testimone della difesa è stato ammesso), o totalmente trascurata, come il fondamentale apporto offerto dal nostro consulente, un autorevole rappresentante dell’accademia bolognese».

E così, a poco più di un mese dall’avvio del dibattimento, l’atmosfera è già surriscaldata, con tanto di fazioni contrapposte pronte a schierarsi su metaforici spalti: da un lato i sostenitori del veterinario, che intorno alla sua casa lasciano striscioni con scritte solidali, dall’altro chi, comprese alcune associazioni animaliste, lo accusa sostenendo che diversi amici a quattro zampe siano morti a causa sua.

Testimonianze di questo tipo vengono riportate anche nel documento con cui l’Ordine ha sancito la radiazione, come nel caso di un cane che sarebbe stato soppresso all’interno di un’automobile. A raccontare quello che avrebbe visto fuori dall’ambulatorio è il proprietario di una coniglietta a sua volta deceduta, secondo le ricostruzioni dell’accusa, in seguito all’iniezione di un medicinale non adeguato: “Ho visto con i miei occhi il dottor Guerra uscire dall’ambulatorio con due boccette in mano – aveva riferito l’uomo agli inquirenti nel febbraio del 2021 – . Guerra gli ha fatto una puntura e il cane è morto”. L’animale, sempre secondo le sommarie informazioni raccolte in fase di indagine, sarebbe stato cosciente quando gli è stata praticata l’eutanasia: “I padroni lo hanno dovuto tenere, il cane singhiozzava”.

Lo stesso Guerra, a detta dell’Ordine, sarebbe poi incappato in alcune dichiarazioni “confessorie” quando è stato ascoltato dai colleghi del consiglio il 22 gennaio del 2021. Un esempio? L’ammissione di avere praticato caudotomia – il taglio della coda non consentito dalla legge – “su 3 o 4 cuccioli di cane”, asserendo che all’epoca non era informato sulle normative entrate in vigore. E, come messo nero su bianco dall’Ordine, nel corso della stessa audizione Guerra avrebbe inoltre dichiarato “di non utilizzare farmaci induttori per l’anestesia”, ritenendola comunque “perfetta”. Solo una parte delle contestazioni che saranno al centro del processo, al via a metà settembre.

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