Ravenna, il dolore dei portuali per la morte di Andrea Leoni
RAVENNA. La corsa notturna verso l’ospedale Santa Maria delle Croci, purtroppo, non è bastata a salvare la vita al 31enne Andrea Leoni. Le ferite riportate nell’incidente che lo ha visto coinvolto martedì notte lungo la via Destra Canale Molinetto – dove la sua Peugeot è finita ruote all’aria dopo aver centrato la cuspide di separazione della carreggiata – erano troppo gravi e Andrea è morto nella notte. Quando la polizia municipale è intervenuta sul posto, i pezzi dell’auto erano volati a decine di metri di distanza e la cuspide centrata dal giovane era come esplosa. I sanitari si erano subito resi conto della particolare gravità delle condizioni del 31enne, rendendo sconsigliato un suo trasferimento al Bufalini di Cesena. L’ambulanza è quindi partiti in tutta fretta alla volta del più vicino ospedale ravennate, dove il ragazzo è poi deceduto. La notizia del terribile incidente, già nel corso della nottata, era iniziata a circolare tra le persone che lo conoscevano meglio. Soprattutto tra i colleghi della Compagnia portuale di Ravenna, dove Andrea lavorava ormai da 11 anni. Denis Di Martino, direttore della compagnia, è stato forse tra i primi a saperlo, ma in breve tempo si è sparsa la voce della tragica scomparsa di “Leoncino”, come lo chiamavano gli amici. Da una vita, il 31enne, abitava a Porto Fuori ed è proprio lì, al bar Baracca dove il giovane si fermava ogni giorno, che ieri mattina si sono ritrovati una cinquantina di dipendenti della Compagnia portuale, per ricordare insieme il collega e amico Andrea.