Ravenna, il Comune alla ricerca delle bici disperse

Ravenna

RAVENNA - Un appalto che rappresenta un’altra goccia nel mare di un’esperienza che in città sembra maledetta: quella del bike sharing. Il Comune ha appena affidato alla cooperativa San Vitale il compito di rintracciare le biciclette di proprietà, a pedalata assistita, che sono disperse sul territorio dopo che il servizio è stato interrotto lo scorso anno. Un appalto da oltre duecentomila euro che il Comune ha rescisso unilateralmente per quelle che ritiene gravi inadempienze contrattuali. Al di là del contenzioso tra Palazzo Merlato e ditta, quel che è certo è che il Comune aspetta che siano recuperate le sue 45 biciclette a pedalata assistita che integravano la flotta dei 240 velocipedi “normali” piazzati in diverse zone della città ad uso dei turisti. Il Comune, non avendo ricevuto risposte dall’appaltatore alla richiesta di recuperare le biciclette elettriche, si è così rivolto alla cooperativa San Vitale dandole il compito di recuperare le biciclette. La cifra impegnata è di 1.750 euro e avviene per affidamento diretto.

Il servizio è proceduto senza intoppi per circa un anno e consisteva nel noleggiare a cittadini e turisti, con una minima spesa, 285 biciclette collocate in numerose rastrelliere dislocate a Ravenna, disponibili e ricollocabili solo nelle cinque stazioni multimodali allestite dal Comune nel piazzale Aldo Moro di Ravenna, a Marina di Ravenna, a Porto Corsini, a Ponte Nuovo e a Classe. A ricostruire la vicenda era stata Lista per Ravenna. Il Comune aveva affidato con gara pubblica, a partire dal 22 giugno del 2020, e per due anni iniziali, ad una società del Trentino Alto Adige per un costo di 202.262,20 euro. Al Comune è costato invece 212.300 euro l’allestimento delle cinque stazioni, appaltato all’impresa che gestisce le manutenzioni delle strade comunali. Il 10 giugno 2021, il Comune di Ravenna ha inoltre impegnato 73,216,19 euro ricevuti dalla Regione per l’attuazione del progetto Bike to work, allo scopo di rimborsare la società per gli abbonamenti annuali all’uso del Bike sharing concessi gratuitamente a tutti i maggiorenni residenti o domiciliati nel comune di Ravenna che lo richiedessero.

Sul territorio le esperienze di bike sharing sono ormai ventennali. Il primo servizio funzionava con delle chiavi che venivano consegnate ai cittadini e che permettevano di aprire le rastrelliere in centro storico. Era efficiente ma piuttosto soggetto a vandalismi, per il quale Palazzo Merlato spendeva ingenti risorse. Risale invece al 2018 l’arrivo delle biciclette elettriche di un colosso cinese, che funzionava tramite App. L’azienda asiatica è però fallita e il servizio è stato interrotto dopo un paio di stagioni.

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