Ravenna. I Servizi gli danno la casa ma deve lasciare la cagnolina di 18 anni

Lui è un ravennate seguito dai servizi sociali, lei una cagnolina ormai anziana, avendo raggiunto i 18 anni di età: insieme da sempre senza mai separarsi, potrebbero essere costretti a dirsi addio proprio ora che al padrone è arrivata l’assegnazione di un nuovo alloggio. Sarebbe una triste conclusione per un legame che va avanti da quasi due decenni, ma la questione ha suscitato l’interesse della politica, che con la consigliera Giulia Gibertoni ha presentato un’interrogazione in viale Aldo Moro a Bologna. «Consentire l’accesso agli animali d’affezione negli alloggi assegnati dai servizi sociali» è la richiesta formulata da Gibertoni sul caso. La consigliera regionale sollecita direttamente il Comune di Ravenna in merito alla situazione segnalate, affinché il padrone non sia costretto a separarsi dalla sua cagnolina quando si trasferirà. Anche se, sempre a detta della consigliera, finora Palazzo Merlato non sarebbe stato così ricettivo sulla questione. «A Ravenna – afferma la ex M5s – una persona seguita dai servizi sociali dovrà presto lasciare la casa in cui abita per trasferirsi altrove. Vive da sempre con la sua cagnolina di 18 anni ma gli animali, anche di piccola taglia come in questo caso, non sono ammessi nella nuova abitazione trovata dai servizi sociali del Comune che non ha mai risposto agli appelli della persona e dei cittadini venuti a conoscenza della vicenda». Da qui l’atto ispettivo per chiedere di trovare «una soluzione che tenga conto delle condizioni di minimo benessere del cittadino e del suo vecchio cagnolino che vivono in simbiosi da una vita. Proprio dai servizi sociali – sottolinea la consigliera – ci si devono aspettare quei piccoli gesti di umanità che le persone in situazioni di bisogno non incontrano facilmente nella quotidianità e non la rigida applicazione di protocolli».

RigassificatoreRete Civicaha dubbi sui lavori

Sui lavori in corso a Ravenna per il rigassificatore di Snam vuole vederci chiaro il gruppo regionale di Rete civica. Così il consigliere Marco Mastacchi deposita un’interrogazione in cui chiede alla Giunta Bonaccini se «stanno procedendo senza rispettare il nulla osta rilasciato dal Ministero delle imprese il 7 ottobre scorso». Il consigliere si riferisce in particolare al posizionamento dell’impianto a terra, ricollocato dopo le richieste di Comune e di un’azienda privata circa 700 metri a sud-ovest rispetto alla posizione originaria, in prossimità di via dell’Idrovora con relativa variante approvata dal Municipio. Tuttavia «il Ministero non ha modificato il nullaosta per tenere conto della modifica e il progetto approvato dal Comune – conclude Mastacchi – non rispetta la condizione per la validità in quanto il nulla osta è subordinato al progetto di luglio 2022».

Commenti

Lascia un commento

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui