Ravenna, i pazienti denunciano Passarini: "Ci ha ingannato con falsi vaccini"

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Hanno denunciato il medico di base che li avrebbe messi nei guai vaccinandoli per finta a loro insaputa. Alcuni fra i 249 pazienti indagati insieme al dottor Mauro Passarini per i vaccini simulati hanno deciso di passare al contrattacco. Sostenendo di essere totalmente estranei a ideologie no vax e furberie per ottenere il green pass, hanno depositato esposti nei quali lo accusano di averli deliberatamente sottoposti a dosi fittizie. Per questo chiedono che vengano archiviate le accuse con le quali potrebbero finire a processo insieme al medico 65enne per concorso in falso ideologico. Sollecitano poi la Procura affinché svolga nuove indagini sul loro caso specifico, pronti a costituirsi parte civile qualora al dottore vengano contestati anche i reati di violenza privata e omissione di atti d’ufficio.

Il paziente disabile

Forse la più eclatante fra le denunce riguarda un 75enne di Marina di Ravenna, paziente di lunga data di Passarini. Costretto in sedia a rotelle in seguito a una brutta caduta avvenuta nel marzo del 2021, si è rivolto al proprio medico di base non appena dimesso dall’istituto di riabilitazione. Era il mese di luglio di un anno fa. La sua ricostruzione dei fatti è contenuta nella memoria difensiva depositata dal proprio legale, l’avvocato Matteo Olivieri, non appena saputo di fare parte dei 250 indagati per il caso dei finti vaccini. L’anziano, con una disabilità certificata, riteneva che fosse più agevole farsi vaccinare a domicilio dal proprio medico di base, piuttosto che recarsi all’hub vaccinale in sedia a rotelle e reduce dall’intervento subito. Sostiene di avere tentato ripetutamente di contattare il dottore, fino a ottenere un appuntamento per la prima dose. Era testimone anche la moglie quando, il 24 luglio e il 26 agosto, il 75enne si sarebbe fatto inoculare quello che credeva essere il siero anti-Covid.

Test anticorpale negativo

Era passato circa un mese dall’arresto di Passarini quando la questura ha contattato l’anziano paziente sulla scorta delle indagini condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dal sostituto procuratore Angela Scorza. Lui ha deciso di prestarsi all’esame anticorpale per controllare l’eventuale vaccinazione ricevuta. Solo una volta avuti i risultati - assicura ora il 75enne - ha scoperto di essere totalmente vulnerabile al coronavirus, ipotizzando dunque di essere stato sottoposto a una soluzione fittizia. A quel punto, avrebbe immediatamente proceduto a vaccinarsi nuovamente.

Vittime inconsapevoli

Solo il mese scorso, ricevendo l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, l’anziano ha scoperto di essere stato inserito tra i pazienti indagati. Un’accusa che ritiene ingiusta, al punto da prendere le distanze dai “correi”, quei soggetti che - come sostiene l’accusa - che fossero o meno mutuati del dottore si sono rivolti a lui anche da fuori regione a costo di farsi vaccinare per finta. Coloro che invece hanno sporto denuncia ora, si definiscono “vittime inconsapevoli” di Passarini. Dal canto suo il medico di base - tutelato dall’avvocato Carlo Benini - dovrà presto comparire davanti al giudice per l’udienza preliminare per rispondere alle accuse di falso ideologico, peculato relativamente alle dosi ritirate dal servizio sanitario nazionale e sprecate perché diluite o lasciate fuori frigo, infine, anche di avere indotto in errore i funzionari del ministero della Salute deputati al rilascio dei green pass.

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