Ravenna, furto di 40mila euro dalle casse. Barista condannata

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Oltre 40mila euro, una somma prelevata e intascata poco a poco dalle casse del bar di Ravenna in cui aveva lavorato per appena 15 mesi e dove era stata assunta in virtù di un’amicizia con il titolare che poi l’ha denunciata. Questa l’accusa che ha portato alla condanna in primo grado a 8 mesi di reclusione e a una multa da 500 euro per una barista 36enne ravennate che continua a professarsi innocente. La donna, incensurata, per accedere alla sospensione condizionale delle pena dovrà pagare anche una provvisionale di duemila euro all’ex titolare, un imprenditore 41enne che gestisce diversi bar sia in centro che in periferia. Quest’ultimo - tutelato dall’avvocato Michele Dell’Edera - si era accorto a fine estate del 2018 che qualcosa non andava nei conti delle sue attività e in particolare in un bar che aveva rilevato tra Ravenna e la frazione di Ponte Nuovo. Un “rosso” inspiegabile anche a detta del commercialista, visto che le entrate battute dal registratore di cassa non mancavano e “a occhio” nemmeno la clientela. E così, insieme a un suo fidato collaboratore, l’imprenditore aveva pensato di osservare di nascosto (dentro un’auto parcheggiata fuori dal bar) l’apertura del suo locale. Per ben tre giorni notò che la dipendente prendeva soldi dalla cassa e li metteva nel suo portafogli dopo essersi sincerata di non essere osservata da nessuno. Una scena che nei giorni a venire venne ripresa anche dalle telecamere di sicurezza azionate dall’imprenditore. Immagini chiare che - secondo l’accusa - avrebbero immortalato con nitidezza anche il valore delle singole banconote, quasi sempre di grande taglio. La barista continua però a dichiararsi innocente. (l'articolo completo sul Corriere Romagna in edicola oggi)

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