Ravenna, furti in disco. Il prefetto: "Serve un patto con i locali"

Ravenna

RAVENNA - Come ogni estate, anche quest’anno si ripresenta la questione dei furti in discoteca. Braccialetti e catenine strappate a chi le indossa, borse e cellulari sottratti con il favore della penombra e della calca di persone: casi del genere sono comuni praticamente ovunque, come dimostra il caso del 21enne ravennate derubato a Lido di Spina nello scorso settimana. E sempre alla notte di venerdì scorso risale il caso di Alessandro Chella, consigliere comunale 19enne di Sogliano al Rubicone che ha denunciato il furto di una collanina mentre si trovava in discoteca a Marina di Ravenna. I numeri, di per sé, non sono allarmanti: da giugno a oggi sono state nove le denunce presentate per furti avvenuti nei locali di intrattenimento di Marina di Ravenna, due quelle relative al Comune di Cervia. Ma, sotto la punta dell’iceberg, c’è un mare insondabile di segnalazioni e lamentele che spesso non si tramutano in denuncia.

«Le aree esterne delle discoteche sono tra gli obiettivi primari presidiati dalle forze dell’ordine – spiega il prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa –. Pensiamo inoltre ai controlli pianificati in orari notturni per verificare il tasso alcolemico di chi si mette alla guida». Insomma, se all’interno dei locali la sicurezza è responsabilità dei gestori, che spesso si affidano a agenzie esterne per reclutare i cosiddetti “buttafuori”, all’esterno il prefetto non ha dubbi che venga garantito il presidio necessario e anche per questo invita, in caso di episodi spiacevoli, a «segnalare immediatamente alle forze dell’ordine».

La direzione verso cui ci si muove è comunque quella di un maggiore dialogo con le discoteche, come anticipa lo stesso De Rosa: «È mia intenzione – afferma – dare vita a un patto con i gestori delle discoteche nell’ambito di un più ampio accordo quadro nazionale. Probabilmente già dopo Ferragosto incontrerò le associazioni di rappresentanza per poter arrivare alla firma di un protocollo di sicurezza». La formula dovrebbe essere quella dell’istituzione di un meccanismo volto a premiare quelle che vengono definite «discoteche virtuose». Quali i criteri per individuarle? «Un esempio – spiega De Rosa – potrebbero essere gli imprenditori che decidono di investire in un ampliamento del numero degli addetti alla sicurezza. In generale si terrà conto di quei locali che si rivolgono alle forze dell’ordine per segnalare episodi come ad esempio i furti». Un ruolo decisivo lo giocheranno anche gli impianti di videosorveglianza, strumenti fondamentali per le indagini in caso di denuncia. Il tutto senza dimenticare gli avventori stessi delle discoteche: «Ci vogliono regole ben chiare per chi entra – prosegue il prefetto –. Avvisi per la clientela, norme per l’accesso e il contenimento del pubblico».

Si è insediato ieri in prefettura a Ravenna il nuovo vice prefetto vicario, Arnaldo Agresta, proveniente dalla prefettura di Asti, dove era titolare della medesima funzione. Il vice prefetto vicario ha già ricoperto a Ravenna l’incarico di Capo di Gabinetto per quasi tre anni: da dicembre 2015 fino a novembre 2018.

«Voglio augurare al dottor Agresta – ha dichiarato il prefetto Castrese De Rosa - buon lavoro e un ben tornato a Ravenna, dove ha già lavorato in passato, lasciando un ottimo ricordo per le sue notevoli qualità professionali e per il suo pragmatismo». Dal primo agosto scorso il capo di gabinetto della prefettura di Ravenna, Maria Rosaria Mancini, ha assunto le medesime funzioni presso la prefettura di Bologna.

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