Ravenna festival indica la strada per ricominciare

RAVENNA. Chi fa da sé… “Ravenna festival” – diciamocelo: una delle migliori realtà festivaliere del nostro Paese, sia dal punto di vista organizzativo che della qualità – nell’incertezza della ripresa degli spettacoli, si muove a fianco dell’Agis per presentare al ministro della Cultura Franceschini una proposta che prevede il ritorno alla musica dal vivo già da giugno. La proposta è stata consegnata ieri da Agis e sarà presentata in settimana anche alla task force incaricata dal presidente del Consiglio di gestire la “Fase 2”.
Il piano, al quale aderiscono i protagonisti della filiera della musica (Anfols, Atit e ItaliaFestival), potrebbe rendere possibili i concerti nelle arene all’aperto nel rispetto delle norme contro la diffusione del Coronavirus, garantendo la massima sicurezza di pubblico, artisti e personale. Il modello di riferimento, un caso di studio cui guardano con favore e speranza anche altri festival e teatri italiani per ritornare alle esecuzioni live nell’estate 2020, è un protocollo per concerti sinfonici da ospitare presso la Rocca Brancaleone, la fortezza veneziana del XV secolo, fra i simboli della città di Ravenna. Uno spazio all’aperto nel quale applicare quel distanziamento sociale che, combinato a un sistema di ingresso a turni e alla disponibilità per tutti di mascherine e gel igienizzante per le mani, potrebbe diventare la chiave per la continuità nel mondo dello spettacolo dal vivo.
Se la proposta riceverà il parere positivo del Governo, “Ravenna festival” potrebbe essere, visto l’approssimarsi delle date di programmazione, la prima organizzazione in Italia a realizzare spettacoli dal vivo dopo lo scoppio dell’epidemia e il succedersi delle disposizioni cautelative che hanno chiuso le porte di tutti i teatri e determinato l’annullamento di eventi in tutta la Penisola.
Con la scelta della Rocca Brancaleone, storica sede di spettacolo che nel 1990 ospitò il concerto inaugurale della manifestazione, “Ravenna festival” attinge alla propria trentennale esperienza per guardare al futuro. Agli appuntamenti dal vivo nella Rocca, che consentirebbero di accogliere fino a 250 spettatori e di ospitare sul palco orchestre fino a 62 elementi, il Festival intende combinare la trasmissione in digitale e televisiva di quegli stessi eventi e di altri spettacoli filmati invece in assenza di pubblico, per costruire un programma estivo ad hoc accessibile a tutti.

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