Ravenna Festival: a Russi la notte del rap

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Il Ravenna Festival, infaticabile esploratore dei più disparati e apparentemente distanti territori musicali, dedica una notte al rap a Palazzo S. Giacomo. Questa sera dalle 21.30, il secondo dei due appuntamenti a Russi di quest’anno – dopo “La notte del Prog” – vedrà salire sul ring un campione del rap italiano più maturo come Rancore, mentre in apertura ci saranno le nuove leve del territorio: Moder, ma anche Young IR e Toni Dj; per dare un saggio di visionaria e vertiginosa padronanza delle metriche, strizzando l’occhio al VII centenario dantesco con un assaggio di quel Lyrical Rap che predilige sperimentazioni letterarie sul corpo della parola.

Rancore, nome d’arte di Tarek Iurcich, madre egiziana e padre croato, nato e cresciuto nel Tufello romano. Tarek traccia rime alla velocità della luce, in bilico tra le cosiddette old e new school: il suo è un viaggio tra quotidianità e fiction, tra la strada e la Via Lattea. Nel 2019 si è esibito a Sanremo accanto a Daniele Silvestri per il brano “Argentovivo” di cui è co-autore e che ha vinto il Premio della critica “Mia Martini”, il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla, il Premio “Sergio Bardotti per il miglior testo, la Targa Tenco per la miglior canzone.

Se il giovanissimo Young IR è proprio di Russi (a S. Giacomo porterà i brani del suo ultimo EP, “Come mi sento”, e un paio di inediti), Moder, come recita la sua biografia, è uno scribacchino di canzoni nascosto tra le nebbie della provincia ravennate. Con il collettivo Il lato oscuro della costa, di cui è fondatore, ha iniziato a girare l’Italia su treni notturni e macchine di fortuna; la passione per musica e parole l’ha portato ad occuparsi di organizzazione e direzione artistica (al Cisim di Lido Adriano), esperienze teatrali, laboratori di scrittura, collaborazioni con realtà musicali di ogni tipo, fino a insegnare “Tecniche di scrittura nel rap” all’università di Bologna. Del suo prossimo progetto, “Acrobati”, un EP di cinque pezzi scritti durante la pandemia, dice «c’è il seme di ciò che sarà, come una serie di puntate dove non ci sono eroi ma solo ombra tra una notte in bianco e l’altra».

Biglietti: posto unico numerato 15 euro; under 18, 5 euro.

Info e prevendite: 0544 249244

Quando, impugnando l’inseparabile organetto, alla regia siede Ambrogio Sparagna, ecco che i confini tra alto e basso, popolare e colto, antico e moderno si annullano e confondono. Dante diventa “popolare” e le melodie tramandate oralmente da una generazione all’altra si tingono di nobiltà. Un universo che questa sera dalle 21.30, prenderà vita sul palcoscenico dell’Arena dello Stadio dei Pini per il nuovo appuntamento del “Trebbo in musica 2.1” a Cervia-Milano Marittima, la rassegna di Ravenna Festival realizzata in collaborazione con il Comune di Cervia e con il contributo della Cooperativa Bagnini. Per questo Convivio intitolato a Dante e i cantori popolari, si uniscono a Sparagna la voce inconfondibile di Peppe Servillo, un manipolo di fidati musicisti e il Coro di voci bianche Libere Note diretto da Catia Gori. La serata rappresenta anche l’ultimo approdo del Cammino di Dante percorso dalla Carovana creativa che, partita qualche giorno fa da Firenze, ha raggiunto domenica Ravenna, la città che custodisce le spoglie del Poeta. Biglietti: 15 euro; under 18, 5 euro.

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