Ravenna, Ferrero (FdI) fa il test sierologico. "Ora rivoglio il green pass"

RAVENNA Un test anticorpale per dimostrare di essersi vaccinato. Alberto Ferrero, capogruppo e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, era finito nelle scorse settimane nell’elenco delle persone a cui era stato sequestrato il green pass perché vaccinate dal dottor Mauro Passarini, il medico arrestato con l’accusa di aver praticato falsamente le iniezioni al fine di far ottenere la certificazione ai pazienti. Ferrero, che ha spiegato di aver conosciuto Passarini in palestra, ha sempre sostenuto con convinzione la sua avvenuta vaccinazione – «ho avuto anche i postumi» – e ora si è sottoposto al test sierologico il cui esito, positivo, certifica la presenza di anticorpi contro il Covid.

L’esame, datato 28 dicembre, mostra la positività agli anticorpi derivanti dalla vaccinazione. Negativo, invece, il test che rileva gli anticorpi da malattia. Tradotto: Ferrero, stando a questi esami, si è vaccinato e non è mai entrato in contatto con la malattia. «Fin da subito ho comunicato di essere in buona fede rispondo, oggi, come sono abituato, con i fatti e non con le parole. Il periodo festivo non mi ha aiutato a velocizzare i tempi della risposta, poiché soltanto dopo Natale mi sono potuto sottoporre ad un esame anticorpale specifico. Il risultato, scontato per me, è che il numero di anticorpi rilevato dimostra, inequivocabilmente, che sono stato sottoposto al vaccino. Ho quindi dato mandato al mio avvocato di fare richiesta di dissequestro del green pass».

Ferrero spiega di essere al momento in un limbo dal punto di vista pratico, visto che non avere il green pass significa oggi, in Italia, non poter fare molte attività per le quali è previsto: «Al momento sono ancora senza green pass, anche perché è quasi impossibile trovare posto per un tampone, e il mio avvocato dice che per presentare l’istanza di dissequestro la cosa migliore era fare questo test anticorpale». La vicenda farà quindi il suo corso dal punto di vista giudiziario. Certo è che Ferrero è finito nella lista delle persone a cui è stato sequestrato il certificato anche alla luce delle dichiarazioni fatte dal medico che, in estrema sintesi, ha detto di non aver praticato il vaccino a chi non era suo paziente.

Il segretario provinciale di FdI, che ha detto di esserci vaccinato da lui per evitare la fila negli hub e perché il suo medico di base non vaccinava, non si scompone: «Se non fosse uscita la notizia dell’indagine avrei fatto fatica a ricordare il suo nome, quindi dubito che lui ricordasse il mio. Sono finito all’interno del sequestro preventivo con altre decine di persone ma sono sempre stato convinto di aver ricevuto il vaccino, ora vedremo come si evolverà la vicenda e spero di riavere il green pass in tempi brevi». Ferrero non dimentica poi gli attacchi a FdI: «Attraverso me si è voluto colpire il partito, mettendo in discussione la mia serietà e correttezza. Questa situazione ha dato voce a tanti leoni da tastiera che nulla rappresentano nella vita reale».

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