Ravenna, "Fedeli d'amore" di Marco Martinelli al Cinemacity

Marco Martinelli presenta al cinema il suo quinto film, Fedeli d’amore, al Cinemacity da venerdì 25 a domenica 27 marzo: «Paradossalmente – racconta il regista – tante volte da un male viene fuori un bene», per raccontare come la tournée dello spettacolo teatrale Fedeli d’amore a Dubai, in calendario per il 2020 e annullata a causa della pandemia, si sia trasformata nella creazione dell’omonimo film, che ha poi debuttato lo scorso anno al Filmmaker festival e al Padiglione Italia di Expo Dubai, prima di arrivare a Ravenna.

«Teatro e cinema – prosegue Martinelli – hanno linguaggi simili ma destinazioni finali completamente diverse, due punti di vista lontani. Noi con il nostro lavoro trasfiguriamo il teatro in cinema».

Fedeli d’amore è una riscrittura per il cinema del poemetto scenico di Marco Martinelli attorno a Dante Alighieri, centrato sulla ricerca vocale di Ermanna Montanari e sulla musica elettroacustica di Luigi Ceccarelli. Si struttura come un “polittico in sette quadri”, a partire dalla notte del trapasso di Dante Alighieri: «Un momento che ci ha sempre commosso – spiega Martinelli – io ed Ermanna ci siamo sempre domandati come sarà stata la fine di quell’uomo che aveva immaginato il Paradiso. Una morte tragica, in un delirio della mente e dell’anima».

I sette quadri, di cui è protagonista la voce di Ermanna Montanari, si strutturano intorno alla nebbia di un’alba del 1321, il demone della fossa dove sono puniti i mercanti di morte, un asino che ha trasportato il poeta nel suo ultimo viaggio, il diavoletto del “rabbuffo” che scatena le risse attorno al denaro, l’Italia che scalcia se stessa, Antonia figlia dell’Alighieri e «una fine che non è una fine».

«Questo è un film di allegorie – si legge nelle note di regia –, parlano la nebbia, un asino, demoni violenti e beffardi, l’Italia come una artista di action painting. E così via, tra il tempo di Dante e il nostro, incrociati».

La colonna sonora è rimasta la stessa dello spettacolo teatrale, mentre la scommessa è stata quella di reinventare la visione. E grazie alla collaborazione di Leonardo Spadoni la visione è partita da un luogo evocativo come il Molino Lovatelli, uno spazio che ha consentito al regista non solo di ricreare le atmosfere del medioevo, nella suggestione di un luogo che Dante potrebbe avere attraversato, ma che ha offerto anche molti altri spunti visivi. Le riprese poi si sono realizzate anche sulla spiaggia di Marina di Ravenna, in pineta e nelle valli, in un antico palazzo Da Polenta (poi Lovatelli e Brandolini).

Fedeli d’amore verrà proiettato per la prima volta a Ravenna nel giorno del Dantedì, scelta nata dall’intento, come ha spiegato l’assessore alla Cultura del comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia, di «mantenere lo spirito che ha animato le celebrazioni dantesche, quello di costruire una partecipazione dei cittadini per dare corpo al legame tra Dante, la sua opera e la città».

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