False vaccinazioni e falsi green pass: arrestato medico di Ravenna

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Un medico di base 64enne di Ravenna convenzionato con l’Ausl Romagna è stato arrestato dalla Polizia di Stato di Ravenna per peculato falso ideologico e corruzione nell’ambito un’indagine coordinata dalla Procura di Ravenna su falsi certificati green pass, rilasciati sulla base di vaccinazioni risultate fittizie. Secondo l’ipotesi accusatoria del fascicolo aperto dal sostituto procuratore Angela scorza, il dottore, in qualità di medico vaccinatore, avendo la disponibilità di vaccini anti-covid 19, se ne era appropriato senza poi iniettarli a decine di pazienti di area no-vax.

Secondo quanto contestato, i primi di ottobre l'uomo avrebbe ritirato 15 flaconi di vaccino Pfizer biontech sufficienti a coprire circa 90 dosi. Di questi, 13 flaconi sarebbero stati utilizzati per certificare falsamente di avere vaccinato i pazienti, senza inoculare la dose di profilassi. Tali lotti sarebbero inoltre divenuti inutilizzabili perché conservati a temperatura ambiente. Inoltre, utilizzando l’applicativo “SoleWeb”, avrebbe inserito false certificazioni anti-covid, aggiornando falsamente i relativi certificati vaccinali ed inducendo in tal modo in errore il Ministero della Salute che, sulla base di detta certificazione, rilasciava “green pass” ideologicamente falsi.

Il via da Belluno

In particolare, l’indagine era stata avviata dalla Procura di Belluno che aveva accertato come un soggetto là residente, fermamente contrario alla vaccinazione Covid-19, avrebbe in precedenza condotto la figlia minorenne a Ravenna per sottoporla presso lo studio medico dell’indagato ad una vaccinazione simulata al solo fine di farle ottenere la certificazione “green pass”, ma senza realmente sottoporla ai necessari trattamenti clinici; questa, poi, sottoposta ad esami clinici disposti dal P.M., effettivamente non risultava aver sviluppato alcuna protezione anticorpale, al contrario appariva inserita come soggetto vaccinato con prima dose presso il sistema informatico sanitario della regione di residenza.

Coinvolto anche un poliziotto

Nel corso delle indagini sono state escusse, in qualità di testimoni, diverse persone presenti nell’elenco dei “vaccinati” con una o due dosi dal citato medico, molti dei quali non assistiti da questi, peraltro non solo residenti a Ravenna ma anche provenienti da fuori Regione. La quasi totalità di pazienti che si sono sottoposti volontariamente ad accertamenti clinici, finalizzati a verificare l’effettiva copertura vaccinale, sono risultati “negativi”, ossia non sottoposti a profilassi. Nella vicenda risultano coinvolte a vario titolo anche altre persone, tra le quali un poliziotto.

Il sequestro

Martedì scorso è stato eseguito dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Ravenna il decreto di sequestro preventivo, emesso dall’A.G., in ordine a 79 certificazioni “green pass” rilasciate ad altrettanti cittadini, ritenute ideologicamente false. Il provvedimento è stato materialmente notificato al Dipartimento della Digitalizzazione del Ministero della Salute e presso il locale Dipartimento di Igiene Pubblica per lo svolgimento di una completa mappatura delle profilassi eseguite dal medico summenzionato.

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