Ravenna, ecco i droni sottomarini per la sicurezza

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Una dimostrazione, di fronte a referenti dei porti di tutto il Mediterraneo, su come l’utilizzo di droni acquatici sottomarini e aerei potranno fornire grande supporto nella sicurezza degli scali commerciali e industriali in tutto il mondo. Una mattinata in cui Andrea Minardi, dell’Autorità di sistema portuale di Ravenna, ha coordinato sessioni teoriche ma anche operative, durante le quali si sono potuti riscontrare i risultati possibili di un progetto europeo presentato durante l’Emd, ospitato negli scorsi due giorni proprio dalla città romagnola. Attraverso Passport, finanziato dalla Commissione Europea, si vuole infatti creare una piattaforma operativa per la gestione di una flotta di droni che, grazie a innovative tecnologie satellitari, saranno in grado di fornire dati in tempo reale per rendere sempre più sicure le operazioni nelle aree portuali. I vantaggi sono differenti, a seconda delle tecnologie utilizzate: «I droni subacquei hanno perlustrato il Candiano per circa due ore – spiega Minardi – e sono in grado di fornire un riscontro video (non troppo utile nella nostra realtà) ma anche di scansione attraverso le onde sonore. Questo ci fornisce la possibilità di migliorare in maniera sensibile la sicurezza della navigazione». Perché, grazie a questa modalità molto più semplice di perlustrare il fondale si può giungere ad «una grande rapidità di intervento, anche puntuale, sulla variazione dei pescaggi del fondale – approfondisce il responsabile della Sicurezza dell’Adsp ravennate -. Un’attrezzatura che, ovviamente, fornisce molta tranquillità nel far accedere navi che sono molto vicine al limite di profondità del porto canale».

I droni aeronautici utilizzati invece erano di due tipi, uno legato al suolo con un cavo trasmissione dati e capace – pur avendo un raggio più limitato – di un’operatività maggiore. L’altro invece “tradizionale” e più flessibile nelle applicazioni: «Molti cantieri potranno essere seguiti da remoto – conclude Minardi -. E applicazioni si possono implementare per la verifica della qualità dell’aria e il riscontro di inquinamenti in atto sulle acque».

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