Ravenna e Trieste unite da Dante

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Oggi alle 17 il primo appuntamento con il ciclo di conferenze “Dante 700. Il mito del poeta da Trieste a Ravenna”, organizzato, fra gli altri enti, dalla Biblioteca Classense di Ravenna. Le conferenze sono dedicate ai rapporti tra Trieste e Ravenna nel segno di Dante. Gli incontri sono divulgati online sul profilo Facebook della Classense e sui siti web degli istituiti triestini.

Il primo appuntamento, che sarà pubblicato alle 17 odierne, è a cura di Benedetto Gugliotta, responsabile dell’Ufficio tutela e valorizzazione patrimonio museale della Biblioteca Classense. Il suo intervento, intitolato “Fovet flammam. Rotte adriatiche nel segno di Dante”, farà scoprire come, a partire dalle “Feste dantesche” del 1908, celebrate a Ravenna e durante le quali nacque la Cerimonia dell’olio, i rapporti tra la città bizantina e Trieste hanno conosciuto momenti particolarmente intensi grazie alla figura di Dante.

Il lascito dantesco, la cui interpretazione si è continuamente trasformata nel corso del tempo e dei mutamenti storici, ha in vario modo unito le due sponde dell’Adriatico e ha trovato nell’arte e nel sentimento patriottico i veicoli principali di trasmissione. Le figure di Carlo Wostry e Giovanni Mayer per Trieste, e di Corrado Ricci e Santi Muratori per Ravenna, sono in tal senso emblematiche.

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