Ravenna, dopo l'urto in macchina le mette le mani al collo

Retromarcia nel parcheggio, e bum. Un banale scontro con l’auto che stava transitando in cerca di uno stallo libero. Niente di grave. Eccetto quel che è accaduto poco dopo: una ragazza afferrata con le mani al collo e le sue grida udite nei corridoi della clinica sanitaria in cui lavora, seguite alla denuncia per lesioni personali alla luce di un referto del pronto soccorso. E’ accaduto venerdì mattina nei pressi della Domus Nova. Vittima una dipendente della struttura, una ravennate sui 40 anni che ha querelato un 26enne cesenate con il quale aveva appena avuto una discussione alla luce del piccolo incidente, poi descritto per filo e per segno ai carabinieri della Stazione di Ravenna.

L’incidente

Erano circa le 7 di venerdì mattina. Il 26enne stava parcheggiando per entrare in clinica per una visita e nel fare manovra per posteggiare meglio la vettura ha urtato accidentalmente l’auto della ragazza. Sono scesi entrambi per controllare eventuali danni ai veicoli, ma quando la ragazza ha proposto di compilare il modulo della constatazione amichevole il giovane si sarebbe rifiutato. A quel punto, trattandosi di un incidente avvenuto all’intero di un’area privata e non in strada, la 40enne ha deciso di appuntarsi la targa del veicolo ed entrare al lavoro. Lo stesso avrebbe fatto anche il 26enne, prima di proseguire verso lo sportello della clinica per pagare la visita che avrebbe dovuto effettuare.

L’aggressione

E’ stato proprio all’ingresso che i due si sono nuovamente incrociati. Ai carabinieri la donna ha riferito di essere stata aggredita prima verbalmente, vedendosi costretta ad allontanare con le mani il ragazzo, avvicinatosi a lei con fare minaccioso. Nel contatto, quest’ultimo avrebbe perso gli occhiali alzando a sua volta le mani. La 40enne riferisce di essere stata afferrata al collo e per un braccio, per essere poi spostata all’indietro per alcuni metri, fino a una scrivania. L’azione si è conclusa prima che le urla della donna facessero intervenire i presenti, consentendole così di rifugiarsi nel suo ufficio, da dove ha chiamato i carabinieri. Il giovane è invece rimasto nel corridoio, chiedendo di parlare con il direttore della clinica e continuando a inveire contro la dipendente minacciandola di farle perdere il posto. Ad assistere alla scena sarebbe stata presente almeno una collega di lavoro della donna. Al loro arrivo i militari hanno identificato i presenti. A parte lo choc, la donna non ha riportato lesioni gravi. Ma visitata inizialmente sul posto da un medico interno, è andata al pronto soccorso mostrando i segni al collo, venendo poi dimessa con prognosi di un giorno.

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