A un secolo dalla morte di don Giovanni Minzoni, ucciso dai fascisti il 23 agosto 1923, è iniziato l’iter che potrebbe portare il sacerdote a essere dichiarato prima Beato e poi Santo. Dal Vaticano, infatti, il Dicastero delle cause dei santi ha accettato l’istanza avanzata dall’arcivescovo di Ravenna, Monsignor Lorenzo Ghizzoni: una richiesta di avvio del processo di beatificazione che era stata inoltrata congiuntamente alla parrocchia di Argenta, dove don Minzoni diventò un punto di riferimento per gli oppositori del fascismo, e alle tre associazioni scoutistiche italiane, Agesci, Masci e Scout d’Europa. Allo stato attuale, il Dicastero ha concesso al sacerdote il titolo di “Servo di Dio”. Si tratta di un primo passo formale, arrivato recentemente dopo aver valutato il materiale su vita, opere e scritti di don Minzoni inviato alla Curia romana: una buona parte di quella documentazione viene da Argenta, ma anche don Rosino Gabbiadini, parroco di San Vitale, ha fornito un aiuto prezioso. A postulare la causa di beatificazione presso il tribunale ecclesiastico competente sarà un domenicano con grande esperienza in materia, padre Gianni Festa.
Ravenna, don Minzoni: via all’iter per la beatificazione