Ravenna, rimossa la bomba di Porto Corsini: gli abitanti tornano a casa - Gallery

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Si sono concluse intorno alle 14.40, con il brillamento in una cava alla periferia di Ravenna, le operazioni di messa in sicurezza dell’ordigno bellico inesploso trovato il 16 aprile a Porto Corsini, nei pressi di via Molo San Filippo, durante i lavori di sistemazione della banchina di attracco del traghetto, coordinate dal Centro operativo misto attivato dalla Prefettura di Ravenna. Tutta l’attività di messa in sicurezza, trasporto e neutralizzazione del dispositivo è stata condotta dall’esercito italiano -  8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti Folgore di Legnago. Le modalità di svolgimento delle operazioni sono state concordate tra Prefettura, Comune e tutti i soggetti a qualsiasi titolo coinvolti, affinché l’intervento si completasse nella massima sicurezza.

Alle 11 circa di questa mattina il personale dell’esercito italiano - 8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti Folgore di Legnago, dopo aver provveduto alla rimozione dei dispositivi di innesco (despolettamento) e dopo la successiva desaturazione dell’ordigno, è partito con il dispositivo, a bordo di un mezzo militare idoneo al suo trasporto in sicurezza, alla volta del punto di brillamento, in una cava della periferia di Ravenna. A quel punto la popolazione di Porto Corsini e Marina di Ravenna evacuata ha fatto ritorno nelle proprie abitazioni.

Era terminata alle 8.45 l’evacuazione dell’area, a Porto Corsini e Marina di Ravenna, nel raggio di 400 metri dal punto di ritrovamento, il personale dell’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti Folgore di Legnago ha subito avviato le operazioni di messa in sicurezza dell’ordigno, propedeutiche al trasporto verso il punto di brillamento.

L’evacuazione

Per rendere possibile l’intervento è stato necessario procedere all’evacuazione delle aree nel raggio di 400 metri dal punto di ritrovamento e dal punto di brillamento. In sostanza gran parte di Porto Corsini e la zona vicino al porto di Marina di Ravenna, dove ci sono molti ristoranti, bar e altre attività commerciali. Nel raggio di 500 metri dal punto di ritrovamento è stata interrotta durante le operazioni l’erogazione della corrente elettrica. Su tutte le arterie stradali interessate è stato interdetto l’accesso dalle 7.30. Le operazioni dovrbebero durare circa 5 ore. Per fare fronte alle possibili esigenze della popolazione sono stati istituiti due punti di accoglienza: il primo presso il centro sportivo di Porto Corsini in via Baiona 314 e il secondo a Marina di Ravenna presso gli uffici decentrati di piazzale Marinai d’Italia 19.

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