Ravenna, disdette per il cenone. Ristoratori preoccupati

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«Ho due pagine piene di cancellazione, quando suona il telefono noi ristoratori sappiamo che non sono nuove prenotazioni, ma disdette. Quindici giorni fa ero da tutto esaurito». Così il presidente di Confcommercio, Mauro Mambelli racconta il Capodanno in salita dei ristoratori ravennati che garantiranno ai cittadini e ai pochi turisti italiani il cenone e il passaggio al nuovo anno. «Tutto sommato è più angosciante dell’anno scorso. Per chi verrà a cena sarà comunque un successo, la gente c’è e le sale non saranno vuote, ma tra colleghi siamo provati a livello emotivo anche per il cambio continuo delle regole. Per fortuna a piccoli numeri abbiamo i turisti che compensano le disdette dei clienti abituali. Per quanto mi riguarda ho rimpiazzato 5 – 6 tavoli disdetti, con richieste arrivate da persone arrivate in città in questi giorni. Ho visto con meraviglia anche una coppia di francesi».

Paura per il personale

A destare le maggiori preoccupazioni in città come sulla costa è il timore di ritrovarsi da un momento all’altro il personale in quarantena o contagiato e di avere difficoltà nelle forniture, tanto che alcuni hanno deciso di chiudere oggi e prende qualche giorno di ferie. «Li capisco – prosegue Mambelli - siamo tutti nella stessa situazione. Continuiamo a sperare che il 2022 sia l’anno della svolta. Per stasera la ristorazione si concentrerà sull’offerta con menù alla carta oppure fissi con piatti delle feste e, in molti casi saranno ridimensionati nei prezzi. Non ci sarà spazio per il ballo ed è sconsigliata purtroppo la presenza del dj che induce al movimento. Molti hanno scelto l’intrattenimento parlato, i giochi e la musica di sottofondo. Speriamo che passi questo momento. Nelle chat tra noi ristoratori una volta ci salutavamo con il pollice della mano alzato, ora usiamo le dita incrociate».

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