Ravenna, dipendenti legati nell'ufficio postale da rapinatori vestiti da imbianchini

Hanno legato i dipendenti e una cliente, nascondendoli in uno degli uffici affinché da fuori nessuno si accorgesse di quel che stava accadendo nell’ufficio postale. Avevano i volti travisati e indossavano tute da lavoro per affrontare le telecamere di sicurezza e garantirsi un’agevole fuga senza il rischio di essere identificati. Una rapina da professionisti quella messa a segno venerdì pomeriggio alla filiale di via Fiume Abbandonato ma che finora non era mai emersa. Il bottino si aggira intorno ai 18mila euro, prelevati dalla cassaforte e dalle cassette di sicurezza. La banda si è poi dileguata a piedi in pochi minuti, avendo inoltre l’accortezza di chiudere a chiave tutti i testimoni per ritardare l’allarme e guadagnare tempo.

Vestiti da imbianchini

Indagano i carabinieri del Nucleo Investigativo, intervenuti con i colleghi della Compagnia di Ravenna dopo le 13.30, non appena ricevuta la richiesta di aiuto. Erano almeno tre i malviventi, se non altro quelli entrati a ridosso dell’orario di chiusura. In due indossavano t-shirt e pantaloni tipo da imbianchino, con chiazze di vernice e “tasconi”; il terzo aveva una camicia larga, probabilmente per sviare sulla sua reale corporatura. In tempo di pandemia non è stato necessario nascondere i volti: cappellini, occhiali da sole e mascherine sono stati sufficienti per consentire al gruppo l’accesso senza destare sospetti. E’ facile che i tre stessero attendendo il momento giusto per fare irruzione, come l’uscita dell’ultimo cliente, per avere a che fare solo con i dipendenti in concomitanza con l’orario di apertura della cassaforte temporizzata. Una volta dentro hanno minacciato la direttrice e le due addette allo sportello, premettendo che nessuno si sarebbe fatto male. Di armi non ne hanno mostrate, ma si sono limitati a intimare alle tre dipendenti di non muoversi, per poi legarle in maniera blanda e portarle in un angolo, all’interno di uno stanzino sul retro dell’ufficio. Quasi contestualmente è entrata una cliente, che è stata a sua volta immobilizzata e portata dagli altri “ostaggi”.

Testimoni “tranquillizzati”

Tra i rapinatori c’è stato anche chi si è preoccupato di chiedere ai malcapitati se stessero bene, rassicurandoli che tutto sarebbe finito in fretta. Così è stato, senza danni all’ufficio e senza che nessuno si facesse male. Andandosene con i contanti, la banda si è portata via le chiavi dell’ufficio, chiudendo per giunta la serratura. È evidente che i componenti sapessero come muoversi. Gli inquirenti hanno acquisito le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza, tramite le quali si cercherà di ricostruire quantomeno la statura e la corporatura dei fuggitivi. Comparate con le immagini di altri colpi analoghi, potrebbero fornire preziosi riscontri investigativi.

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