Ravenna, differenziata: domani primo incontro con gli esercenti

RAVENNA - Non solo incontri pubblici coi cittadini, ma anche iniziative di confronto preliminari coi commercianti che comunque – pur non avendo preclusioni sulla sua introduzione – sono preoccupati che, senza un’organizzazione perfetta, possa originarsi degrado: «Bologna deve rappresentare un buon monito – è la posizione di Mauro Tagiuri, presidente della Confesercenti –. Lì, dopo un periodo di bidoni sotto ai portici, si sono decisi a tornare indietro. Perché era diventato un pessimo biglietto da visita per la città». Si parla, ovviamente, della raccolta porta a porta dei rifiuti che, dopo essere stata introdotta nel forese, sul litorale e in gran parte del capoluogo, arriverà anche in centro storico a partire dal 29 maggio. Negli ultimi giorni cittadini e imprese stanno ricevendo lettere in buchetta da parte di Hera dove si spiega la divisione dell’area ancora non toccata dal provvedimento in due zone: quella azzurra e quella rosa. Nella prima, ossia quella esterna a via Don Minzoni e alla circonvallazione al Molino, organico e differenziato non andranno più nel cassonetto. E il sistema porta a porta sarà applicato per il conferimento sia di plastica che di carta oltre a lattine e vetro. Per la zona rosa invece, ossia quella più centrale, l’indifferenziata sarà gettata in cassonetti che si apriranno attraverso la “carta smeraldo” in dotazione all’utente. Per carta e cartone, oltre a plastica e lattine verranno introdotti i cassonetti con feritoia.

Le associazioni di commercianti attendono un più ampio confronto, che avverrà questa settimana. Sono stati infatti organizzati due incontri online per domani e mercoledì, aperti a tutti gli associati alle varie realtà di rappresentanza degli esercenti, che serviranno a formare gli operatori del commercio e a dirimere dubbi e problematiche. Certamente alcune zone con un’ampia concentrazione di esercizi commerciali si troveranno a gestire la raccolta di rifiuti attraverso la divisione del conferimento in bidoncini in dotazione alle attività: «A noi interessa che la raccolta dei rifiuti sia sempre più ambientalmente sostenibile ed efficiente, ma la primissima preoccupazione è quella del decoro – spiega ancora Tagiuri –. La fruizione del centro e delle zone limitrofe, dove importante è la presenza di negozi e quindi l’afflusso di cittadini e clienti, deve essere sempre un’esperienza piacevole. Abbiamo visto come anche per questioni banali, come la raccolta dei cartoni, in via Diaz ci sia stato qualche problema, oggi ridimensionatosi. Non vorremmo mai che al ravennate e al turista offrissimo un marciapiede ingombro di rifiuti per ampie fasi della giornata». Il presidente della Confesercenti di Ravenna invita a osservare quanto accaduto poco distante dalla provincia bizantina: «A Bologna hanno infatti dovuto retrocedere da questo tipo di organizzazione perché non era sostenibile sul piano del degrado urbano – conclude Tagiuri –. Ci confronteremo e il nostro primo punto nell’improntare il dialogo sarà questo».

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