Ravenna, De Pascale sposta a sinistra la giunta

Pur confermando metà della squadra, Michele De Pascale ha spostato in maniera decisa l’asse della giunta comunale. In particolare appare evidente come la sinistra, pur avendo ottenuto un ottimo risultato alle elezioni con Coraggiosa, abbia avuto un solo assessorato. L’entrata a sorpresa di Annagiulia Randi, la più votata della lista De Pascale sindaco, ha così richiesto una rimodulazione delle deleghe appesantendo quelle di Coraggiosa. Il partito, che esprime Gianandrea Baroncini come unico assessore, ha lasciato al Pri il ruolo di vicesindaco nonostante abbia ottenuto un risultato migliore alle urne. Il contrappasso per l’Edera è stato innanzitutto la perdita di una delega pesante: il porto, andato appunto a Randi. Si tratta di un ambito in cui il Comune ha un potere limitato, vista la presenza di Autorità portuale. Dal punto di vista politico è più significativo il fatto che Coraggiosa abbia la delega alla Transizione energetica. L’assessore deputato a parlare di estrazioni e progetti di carbon capture è di Coraggiosa, il partito più lontano in giunta – fatta eccezione forse con i Cinque Stelle – dalle idee del repubblicano Eugenio Fusignani. Posizioni, vale a dire, piuttosto critiche sulle trivelle e caute sul resto dei progetti che non siano fonti energetiche davvero alternative al fossile come eolico e solare. Non è tutto: Coraggiosa ha in mano anche la mobilità e i rifiuti, altri due temi su cui si giocherà il futuro della città. Si spingerà quindi verso una più decisa riduzione dei flussi di traffico in centro storico. Per quanto riguarda il ciclo della gestione rifiuti, il futuro ravennate è tutto da scrivere e saranno decisivi i prossimi mesi di interlocuzione con la Regione che dovrà scrivere l’apposito piano destinato a disegnare l’andamento del settore in Emilia-Romagna negli anni a venire. Ravenna per anni ha smaltito i rifiuti anche di altre province ma ora, con la discarica in via di esaurimento e l’inceneritore spento, dovranno cambiare le cose. Di certo si dovrà migliorare, e molto, la percentuale di differenziata e Baroncini avrà un bell’impegno su questo fronte.

La svolta su bilancio e cultura

Il sindaco ha poi scelto di delegare al bilancio la cattolica Livia Molducci, politicamente agli antipodi rispetto alla predecessora Valentina Morigi. Che, infatti, univa la delega a quella dei Servizi Sociali mentre la nuova assessora ha Infanzia e Famiglia. Pare quindi chiaro che, mentre sull’ambiente si prende una posizione più radicale, sui conti di palazzo la sensibilità sembra orientata maggiormente verso il centro. Una riflessione merita anche l’arrivo alla Cultura di Fabio Sbaraglia. Torna quindi al centro dello sviluppo la contemporaneità a cui Sbaraglia è molto legato, se non altro per un discorso generazionale. Il 37enne assessore avrà ora un dialogo più serrato con Giacomo Costantini, assessore al Turismo a cui è andata anche la delega alle aree naturali e al Parco del Delta, ente appena “conquistato” da Ravenna visto che dopo anni di dominio ferrarese la città romagnola ha piazzato il presidente e il direttore.

Il peso leggero del M5S

Se il risultato elettorale fosse stato migliore per il Movimento 5 Stelle per il sindaco sarebbe stata una discreta gatta da pelare sul fronte delle deleghe. Invece, anche a causa della decisione di presentare una lista filo grillina, Ambiente e Territorio, che ha ottenuto l’1,1% sottraendoli con ogni probabilità allo stesso partito di Conte le urne hanno fermato l’asticella pentastellata al 3,9%. Abbastanza da entrare in giunta ma non per avere deleghe pesanti: Diritti agli animali, Transizione Digitale e Verde Pubblico sono ambiti che incidono più di altre sulla vita dei cittadini (si pensi alle radici dei pini o al rapporto on line con la pubblica amministrazione) ma che dal punto di vista politico sono meno prestigiose.

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