Ravenna, dà da mangiare ai piccioni: anziana finisce in tribunale

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E’ il più classico dei passatempi, quasi un cliché che accomuna infanzia e senilità. Un’irresistibile divertimento nel dar da mangiare ai piccioni, quei volatili malvoluti da tante città al punto di vietare in alcune circostanze il tanto amato lancio del becchime in piazze e parchi. Una linea scelta anche a Ravenna, con una ordinanza che proibisce la pratica anche nelle aree private, come balconi, terrazze o parapetti. Ed è questo il caso che ha portato un’anziana signora ravennate, ultra-ottantenne, davanti al giudice di pace.

Risale alla fine del 2019 il primo accertamento della polizia locale. Forse una “soffiata” di qualche vicino, forse un casuale passaggio degli agenti durante il lancio di briciole e altre ghiottonerie. Sta di fatto che il davanzale della signora era tutto un tubare e batter d’ali, con l’aggiunta delle comprensibili conseguenze del pasto gentilmente offerto, trasformato in guano sui piani sottostanti. Così gli agenti hanno redatto il verbale, con una sanzione amministrativa di poco più di un centinaio di euro per la violazione delle disposizioni in materia di igiene pubblica, accusandola di avere compromesso il quadro igienico sanitario..

La signora tuttavia, per qualche motivo deve essersi attardata nel pagamento. E così a fine 2022 le è stata notificata l’ingiunzione, facendo ovviamente salire la sanzione. Un provvedimento che la donna - difesa sagli avvocati Carlo e Martin Benini - ha deciso di impugnare davanti al giudice di pace, con l’intenzione di entrare nel merito della contestazione. Ieri si è tenuta l’udienza, conclusasi con un rinvio a fine febbraio per un difetto di notifica. In quell’occasione sarà citata anche l’Ausl Romagna. FED.S.

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