Ravenna, corteo per i daini nella pineta di Classe - Gallery

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Una passeggiata sotto un sole di fine estate a illuminare cartelli, manifesti e striscioni con un unico messaggio: “Daini vivi e liberi”. Un centinaio le persone che ieri mattina si sono trovate a Lido di Classe per protestare contro la delibera regionale 140/2021, secondo la quale i daini delle pinete di Classe e di Lido di Volano (nel Ferrarese) saranno destinati a zone di prelievo e allevamenti. Per gli animalisti e ambientalisti che ieri si sono trovati a manifestare, l’operazione equivale a un «destino di morte in differita». Tra le associazioni presenti, Clama Ravenna, Oipa Ravenna, Italia nostra, Lav Bologna, il Fronte Animalista e Animalsave Bologna.

Dal punto di ritrovo, in via dei Lombardi, il sit in si è spostato in via delle Cave e in via delle Pergole, proseguendo verso la pineta. Presenti anche molti attivisti provenienti anche da fuori provincia e da altre regioni, accorsi a sostegno della campagna di sensibilizzazione che da inizio settembre ha coinvolto anche il territorio ravennate.

«Servono cartelli e dissuasori»

Nello splendido scenario tra l'antichissima pineta di Classe e la pineta costiera demaniale i rappresentanti della rete delle associazioni a tutela dei daini delle pinete del territorio hanno sottolineato la necessità di dissuasori e cartellonistica adeguata lungo le strade che costeggiano il parco per prevenire eventuali incidenti da fauna selvatica, e rimarcato quanto poco siano attendibili le stime sul numero dei daini espresse dagli amministratori. «Con tutta evidenza - questa la critica mossa alle istituzioni - non tengono conto della presenza dei lupi».

«Salvati più di 60 daini»

Gli attivisti del Fronte Animalista giunti appositamente dalla Lombardia hanno ricordato quanto sia stata determinante la presenza fisica dei volontari in quei luoghi già nel 2014, per salvare i più di 60 daini condannati a morte dalla delibera provinciale. Come sottolineato dalla consigliera Giulia Gibertoni, da anni impegnata dentro e fuori il palazzo regionale in difesa degli animali, «i daini rimarranno vivi, chi ci governa deve solo prenderne atto». Secondo gli organizzatori della marcia,«non è più possibile ignorare le richieste di centinaia e centinaia di cittadini, per i quali i daini sono un simbolo ed un tesoro da preservare. Ogni manifestante presente oggi portava le istanze di almeno altre 50 persone che avrebbero voluto essere presenti».

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