Ravenna, controlli reddito di cittadinanza: irregolarità nell'80% dei casi

RAVENNA - Le irregolarità nel mondo del lavoro continuano a farsi sentire, al punto che per la guardia di finanza di Ravenna rimane uno dei punti cardine di lavoro, specialmente da quando il Governo ha messo in campo una serie di aiuti e agevolazioni per sostenere il momento di crisi pandemica. Sul reddito di cittadinanza, in particolare, le fiamme gialle ravennati guidate dal colonnello Andrea Mercatili hanno controllato centina di soggetti e, dato allarmante, nell’80% dei casi sono state scoperte delle irregolarità. Un dato allarmante soprattutto se si considera che nella vicina provincia di Forlì analoghi servizi messi in campo dalla Gdf hanno evidenziato una percentuale di irregolarità al 70%.

"Più della metà dei soggetti verbalizzati – spiega il comandante della finanza – e per i quali è stata richiesta la revoca del contributo sono soggetti che abbiamo accertato aver percepito redditi in nero non dichiarati, mentre un altro 20% dei verbalizzati – prosegue – ha reso false dichiarazioni in sede di autocertificazione dei requisiti, con riguardo al patrimonio immobiliare a disposizione, ai redditi dichiarati, al periodo di residenza in Italia e perfino al numero dei componenti il nucleo familiare, e un altro 10% circa dei casi di irregolarità si riferisce invece alla mancata comunicazione all’Inps del periodo detentivo sofferto, per il quale opera una riduzione del contributo elargibile".

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