Ravenna, l'amico scomparso in cima al mondo. La foto di Tommaso sull'Himalaya: "Promessa mantenuta"

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Ha mantenuto la promessa, l’alpinista Marco Confortola, portando la fotografia di Tommaso Sintini oltre gli ottomila metri di altezza. Lo scalatore di Valfurva, infatti, giovedì scorso ha raggiunto la cima del Kanchenjunga (all’estremo est della catena himalayana), posta a 8.586 metri, traguardo che aveva già tentato di raggiungere due volte nel 2014 e nel 2018, senza però riuscirci. Questa volta ce l’ha fatta e lassù si è portato con sé anche un’immagine del veterinario ravennate scomparso a soli 44 anni, il 16 novembre 2020, a causa di un improvviso malore. A darne notizia è stato il fratello di “Tom”, l’ex pallavolista Giacomo Sintini, che ha ringraziato Confortola per il gesto. «Il mio caro amico Marco – spiega – ha mantenuto la promessa che mi aveva fatto tempo fa. Una volta raggiunta la vetta, ha tirato fuori dall’equipaggiamento la foto di Tom, gli ha fatto baciare la neve, e l’ha riportata giù, con sé, al campo base. Non posso che dirgli grazie a nome di tutta la famiglia. Gli siamo davvero grati».

La telefonata

Lo stesso “Jack” racconta da dove è nata la storia, iniziata quando Tommaso era ancora in vita. «Mio fratello era un grande appassionato della montagna. Quando poteva, organizzava delle vacanze e inoltre leggeva sempre dei libri sull’argomento. Un giorno, quando gli dissi che per motivi di lavoro avevo conosciuto Confortola, mi rispose che era uno dei suoi idoli, chiedendomi se potevo dargli il suo contatto». Spinto dalla passione per la montagna, Tommaso non si fece scappare l’occasione. «Qualche tempo dopo si parlarono al telefono, decidendo un giorno di organizzare una spedizione assieme. Purtroppo è successo quel che è successo e quel sogno è rimasto tale. L’anno scorso, quando ho chiesto a Marco di portare un foto di Tom a Kanchenjunga, mi ha risposto di sì. In questo modo, anche mio fratello ha potuto vedere il mondo da così in alto – termina Sintini – in mezzo alla neve».

Grande alpinista

Con quella del Kanchenjunga, Marco Confortola ha conquistato la sua dodicesima vetta oltre gli ottomila metri. L’alpinista però sembra non voler fermarsi, provando a battere ogni record raggiungendo il Pakistan, per tentare la scalata del Nanga Parbat, a cui aveva dovuto rinunciare lo scorso anno a causa delle restrizioni Covid.

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