Ravenna, classi spezzate al rientro a scuola. Genitori infuriati

Ravenna

Dopo gli “assembramenti” per il ritiro del libretto e il problema delle giustificazioni richieste per i ragazzi tenuti precauzionalmente a casa in attesa dell’esito dei tamponi, i genitori degli studenti del liceo classico insorgono per la decisione adottata dalla scuola in vista del rientro in aula al termine delle vacanze di Natale.

Nel mirino, la scelta di suddividere le classi al 50% in base al cognome degli alunni, di fatto spezzandole, «quando – sbottano – in tutti gli altri istituti superiori della città i ragazzi non saranno divisi ma effettueranno lezioni in presenza a giorni alterni».

Chat incandescenti

Da ieri pomeriggio, da quando cioè è stato comunicato il meccanismo, le chat dei genitori sono diventate roventi. A scatenare critiche e perplessità, la circolare inviata ai familiari sulle modalità previste per il rientro. Dovendo rispettare il criterio del 50%, la direzione del liceo classico ha scelto di procedere a una suddivisione tra lezioni in presenza e didattica a distanza in base al cognome.

In pratica, sono stati istituiti due turni e la lista prevede che ogni classe si alterni: per esemplificare (ma la riorganizzazione era stata disposta prima del vertice notturno che ha poi fatto slittare il ritorno a scuola per le superiori) dal 7 all’11 era prevista la presenza in aula solo dei ragazzi il cui cognome è compreso tra “alb” a “gre”, con lezioni da remoto per gli altri da “iac” a “vio”, e inversione dei ruoli nei giorni seguenti.

Le perplessità

Questo mentre, assicurano i genitori, «nelle altre scuole i ragazzi faranno lezione a giorni alterni ma tutti insieme». Immediate sono scoppiate le polemiche. «Sarebbe stato molto meglio allinearsi agli altri istituti – si sfoga una mamma –, anche perché i ragazzi, data la situazione, avrebbero avuto modo finalmente di rivedersi e ritrovare un minimo di socialità». «Già con la questione del ritiro dei libretti ci siamo distinti» gli fa eco imbufalito un babbo, che teme anche per le verifiche già programmate: «Gli insegnanti si ritroveranno con solo metà classe presente. Si rischiano disparità di trattamento tra chi è in aula e chi è a casa. L’unica alternativa sarebbe quella di due prove distinte in giorni diversi. Comunque vada, un altro pasticcio evitabile».

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