Ravenna, chiamata pubblica delle Albe per "Don Chisciotte"

Archivio

I cittadini di Ravenna ricevono una nuova chiamata pubblica, a firma di Ermanna Montanari e Marco Martinelli del Teatro delle Albe / Ravenna Teatro, nel segno di Don Chisciotte. Il progetto verrà presentato giovedì 12 gennaio alle 20.30 al teatro Rasi, rivolto a tutta la cittadinanza e aperto a chiunque desideri partecipare.

Il Cantiere Dante

Ermanna Montanari e Marco Martinelli, negli scorsi anni, hanno utilizzato lo strumento della chiamata pubblica per dare vita al progetto Cantiere Dante , che ha coinvolto migliaia di cittadini ravennati insieme agli attori della compagnia delle Albe. Il progetto prevedeva il coinvolgimento diretto di persone anche estranee al mondo del teatro, che desiderassero mettersi alla prova con il testo dantesco interpretando la moltitudine di personaggi che affollano le cantiche dantesche, in scene d’assieme o con ruoli individuali, attraverso la parola recitata, cantata, con il movimento o la semplice presenza in scena.

Il premio dei critici

E ha ricevuto lo scorso anno il premio dell’Associazione nazionale dei critici di teatro : «Marco Martinelli e Ermanna Montanari – scrive Giulio Baffi, presidente Anct, nella motivazione del premio – sono i costruttori infaticabili di questa cattedrale dello spirito, sono gli artigiani al servizio della parola del poeta, sono gli architetti che hanno deciso di sfidare il cielo, di erigere questa loro cattedrale nel segno di un’urgenza: ridare corpo alla comunità attraverso la poesia. È infatti la vita, il suo flusso energetico, che Martinelli, Montanari e il Teatro delle Albe vanno cercando, sempre e comunque, con l’obiettivo, da rabdomanti della bellezza, di scoprire il fuoco nascosto di un’umanità che ha la potenzialità di essere connessa all’universale, di darsi per trasformare il mondo, renderlo migliore nell’attenzione dell’altro, nel contatto con l’altro».

Dante come «every man»

In una intervista apparsa su Vita, Martinelli spiegava, all’inizio del progetto, da quale suggestione prendesse il via l’idea di coinvolgere così tante persone nell’allestimento della Divina Commedia: «Il poeta Ezra Pound diceva che Dante è l’ every man, ogni uomo. Ed è vero. Perché ogni uomo è nella selva oscura e vuole uscirne e punta al monte della felicità, al Paradiso. Dante partendo dal suo io scrive la vicenda dell’umanità. Abbiamo scelto l’Inferno, abbiamo scelto che Dante fosse tutti i cittadini e tutti i cittadini fossero Dante. Vogliamo dire allo spettatore: questa storia sta parlando di te. Muovi i tuoi piedi e seguici, fai il tuo cammino. L’ultima parola di tutti i canti è stelle. Dante ci parla di immortalità e ci dice: “Ognuno avrà le sue risposte, ma il viaggio è bene farlo insieme”».

Oggi il “Don Cisciotte”

Oggi quella stessa idea di universalità e di inclusione posa il suo sguardo sul Don Chisciotte di Miguel de Cervantes: Don Chisciotte è il personaggio idealista per antonomasia, che non si pone limiti quando si tratta di perseguire i propri ideali e i propri sogni, deriso da molti ma che in fondo rappresenta la massima espressione dello spirito umano.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui