Ravenna, la fiumana porta di tutto in mare - Gallery

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Il 27 maggio i marinai di salvataggio prenderanno servizio, anche se l’avvio dell’attività balneare è stata posticipata al 2 giugno per consentire la sistemazione dell’arenile danneggiato dalle mareggiate. L’arrivo del sole e del caldo fa ipotizzare però che le spiagge si riempiranno. Ma da parte delle istituzioni l’invito è quello di evitare i bagni in mare. Questo perché i campionamenti sulla qualità dell’acqua non sono ancora partiti (i controlli dell’Arpae sulla presenza di batteri nelle acque di balneazione vengono effettuati alcuni giorni prima del via della stagione balneare e quelli previsti in questi giorni sono stati rinviati alla prossima settimana), mentre da giorni la fiumana sta riversando di tutto. Un vero e proprio fiume di fango come mostrano le immagini satellitari, in cui però si sono mischiati liquami, liquidi industriali, concimi, scarichi fognari, carcasse di animali morti, piante e produzioni ortofrutticole macerate.

Idem nei canali che ricevono dalle varie idrovore l’acqua fuoriuscita che ha allagato le campagne, stazionando per giorni, come ad esempio a Conselice, ma anche alle porte di Lavezzola e nelle aree tra il Lughese e Alfonsine, dove si sono create vere e proprie paludi stagnanti, acquitrini maleodoranti dove proliferano batteri, parassiti, tafani e zanzare. Non a caso oggi sono previste campagne vaccinali straordinarie contro il tetano. Non a caso l’Istituto superiore di sanità ha diffuso raccomandazioni per l’aumento di rischio di legionellosi e di malattie trasmesse da insetti, come west nile, dengue e chikungunya. E non a caso anche Matteo Bassetti, direttore di malattie infettive del San Matteo di Genova ha lanciato il proprio allarme («Dobbiamo considerare tutta l’acqua che c’è in questo momento in Romagna potenzialmente infetta. Quindi non deve avere contatto con nessuna parte del nostro corpo. La raccomandazione è, oltre a quella di seguire le autorità sanitarie, di evitare di toccare l’acqua stagnante. Lo dico soprattutto ai bambini, alle persone anziane»), riprendendo l’invito diramato nei giorni scorsi dalla sindaca Paola Pula e dalla direzione dell’Ausl Romagna. D’altronde diverse persone che nei giorni scorsi sono entrate loro malgrado a contatto con l’acqua contaminata hanno manifestato irritazioni cutanee e arrossamenti.

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