Ravenna candida lavori in 11 asili nido al Pnrr

Asili nido e scuole materne al centro del piano di ripartenza nazionale, più noto come Pnrr. Il Governo ha messo a disposizione 2,4 miliardi per la riqualificazione e la costruzione di scuole dedicate ai più piccoli e la Provincia non si è fatta sfuggire l’occasione: sono 11, per un costo complessivo di quasi 13,4 milioni di euro, i progetti candidati al finanziamento europeo. L’elenco è stato trasmesso alla Regione che fa da collettore per l’accesso ai fondi.

Dal territorio comunale di Ravenna vengono inseriti il nido “Pavirani”, per il quale è prevista la demolizione e la ricostruzione (per 2,16 milioni) e un nuovo asilo, il “Canalazzo”, che costerà 2,2 milioni di euro. Il nido “Mazzanti” di Conselice sarà ampliato e riqualificato con un intervento di circa un milione di euro. A Cervia si candida il polo dell’infanzia che comprende il nido comunale “Piazzamare” e la scuola dell’infanzia statale “Rodari” (2,2 milioni di euro). Anche in questi due casi è prevista una riqualificazione e la messa in sicurezza della struttura. Stessa tipologia di intervento a Castel Bolognese (per 990mila euro) dove al nido comunale “Arcobaleno” saranno inoltre creati nuovi posti e un centro polifunzionale di servizi alla famiglia. Costerà 640mila euro l’intervento a Faenza di ristrutturazione e ampliamento del nido “Pepito” mentre il comune di Brisighella ha segnalato l’asilo di Fognano “la Farfalla”: qui si investiranno 350mila euro in un intervento di riconversione degli spazi pubblici in servizi per l’infanzia. Un’altra ristrutturazione al nido di Alfonsine, il “Cavina”, dall’importo stimato attorno a 1,2 milioni di euro.

La demolizione e la ricostruzione del nido “Il Cucciolo” di Cotignola sarà un intervento che porterà anche ad un ampliamento dello stesso e che costerà 1,7 milioni di euro. A Russi invece sorgeranno due nuove strutture entrambe da 550mila euro: si tratta di due sezioni “primavera” che saranno realizzate in adiacenza all’asilo nido di Russi e alla scuola dell’infanzia statale “l’Aquilone” di Godo.

La costruzione delle scuole per l’infanzia «costituisce un investimento e una opportunità strategica per promuovere politiche finalizzate alla conciliazione tra vita familiare e professionale», si legge nel documento che accompagna i progetti. Insomma: pensare ai bambini è un modo per consolidare la ripresa.

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