Sono praticamente raddoppiate le richieste di prenotazione alberghiera per l’estate rispetto allo scorso anno. Un buon segnale per il turismo ravennate. I dati, raccolti dal portale specializzato InfoAlberghi che racchiude buona parte degli hotel della Romagna, vedono per la provincia di Ravenna una crescita sui tre grandi poli attrattivi del territorio: a Cervia si passa da 7.398 a 13.924 richieste, a Milano Marittima da 7.217 a 13.056 e nei Lidi Ravennati da 2.576 a 5.476. I dati sono aggiornati al 9 giugno e probabilmente saranno destinati a crescere con l’entrata in zona bianca, a partire da domani. Dall’inizio di maggio del resto, con la zona gialla, c’era già stato un aumento delle visite al portale che sono poi tornate ai livelli del 2019 a partire dalla metà del mese, in contemporanea con i provvedimenti governativi.
«Segnali positivi»
Non è comunque solo il web a certificare i buoni segnali del territorio. Il presidente provinciale della Confcommercio, Mauro Mambelli, conferma una tendenza positiva: «Dopo quanto abbiamo passato tutti i minimi segnali ci sembrano enormi, ma devo dire che in effetti c’è un rinnovato interesse a livello di prenotazioni. Ci sono alcuni settori ancora fermi come le palestre e le discoteche, ma in generale in diversi settori i segnali sono positivi. Un po’ di movimento c’è, manca però quell’afflusso naturale che con il cominciare della stagione si poteva osservare ogni anno. Ci arriveremo, i segnali ci danno conforto». Il passaggio in zona bianca «dà ulteriori possibilità, speriamo di essere usciti dall’incubo e che quanto abbiamo vissuto sia solo un brutto ricordo». Chiediamo a Mambelli, che di professione è ristoratore, se la fine delle limitazioni all’uso delle sale interne e il coprifuoco allungato a mezzanotte abbia portato un maggiore afflusso di clienti. «Non molto in termini numerici – dice – ma ci ha dato una serenità diversa nel lavoro. La possibilità di utilizzare le sale interne consente di non lavorare con l’ansia della pioggia, dato oltretutto che la primavera non è stata delle migliori dal punto di vista delle precipitazioni». Per quanto riguarda il coprifuoco, in vigore dall’autunno, Mambelli ha osservato un cambio di abitudini: «Le persone vanno via comunque attorno alle 22, prima si attardavano a tavola maggiormente. Credo sia una questione di abitudini, nulla di più. Non tarderemo molto a tornare a bere una birra anche alle 2 di notte».