Ravenna, al funerale della maestra Elisa Rossi tanta commozione

RAVENNA – A messa finita il feretro si ferma nel nartece, e una voce cristallina intona un canto. È troppo difficile lasciare andare via Elisa Rossi, 51 anni, vicepreside dell’istituto comprensivo Guido Novello, il cui funerale si è svolto ieri pomeriggio nella basilica di Sant’Apollinare in Classe. E così quella comunità ampia che unisce la Pascoli, dove insegnava, il Novello, che contribuiva a coordinare e la località di Classe, dove risiedeva, si ferma appena fuori dalla chiesa. E si stringe attorno alla madre Graziella, che due anni addietro aveva perso il marito Pino, alla sorella Roberta, che ancor più recentemente aveva dato l’ultimo saluto al coniuge. E poi ai tre figli di Elisa, Giacomo, Chiara ed Alessandro, oltre che al compagno Roberto. Una folla attonita, il cui sentimento viene interpretato da don Mauro, durante l’omelia: «Un docente non è solo uno strumento che trasferisce nozioni, è un insegnante di vita. Ed Elisa – ha confermato il parroco di Sant’Apollinare – lo è stata, e tutti dobbiamo ringraziarla per la sua esistenza. Anche se salutarla rappresenta un dolore indicibile».

Un tipo di personalità, quello della docente scomparsa, che viene confermato dalla descrizione di una collega, che ha ricordato Elisa come «sempre pronta al saluto e al sorriso, su di te si poteva contare. Ti aiutava l’ironia che ti faceva guardare il mondo in maniera solare. Stare vicino a te infatti– ha affermato l’insegnante salita sull’altare durante le preghiere – era trovare un terreno fertile, che si ammantava di fiori. Un esempio che speriamo renda grati i tuoi figli di avere avuto una madre simile. Come noi siamo grati di averti avuta alla Pascoli». Solo gli esiti dell’autopsia renderanno più chiara la causa della morte improvvisa dell’insegnante di Lettere, sopraggiunta dopo una caduta nelle acque di Marina di Ravenna al termine di una giornata felice, passata in barca con amici. Ma non potranno mutare il senso di smarrimento per la scomparsa di una docente stimata, che gli allievi di oggi e di ieri hanno dovuto salutare troppo presto.

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