Ravenna, addio al partigiano Saporetti, antifascista da bambino

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«La mia storia è diversa dalle altre, io non ho scelto l’antifascismo, sono nato antifascista». A dirlo, tre anni fa, era il partigiano Silvano Saporetti, scomparso ieri mattina, nel giorno della festa della Repubblica, all’età di 95 anni.

La scritta anti Mussolini

Nato a Carraie nel 1927, fin da bambino Saporetti aveva manifestato la propria avversione al regime di Benito Mussolini, come quando raccontò di aver scritto sul proprio diario, in seconda elementare, «Io la tessera da Balilla non ce l’ho». Quella frase era diventata anche il titolo di un libro nel quale Saporetti riportò la propria esperienza durante la dittatura e il secondo conflitto mondiale, descrivendo episodi e aneddoti che si intrecciano indissolubilmente con la grande storia collettiva, dalle riunioni clandestine a casa dello zio, nel 1936, allo scoppio della guerra di Spagna, «per ascoltare Radio Barcellona», passando per il fatidico 8 settembre 1943 – «avevo 16 anni e ero in piazza ad ascoltare Boldrini» - fino ad arrivare alla vera e propria lotta di Resistenza.

Partigiano in difesa di Ravenna

Saporetti fu partigiano combattendo, non ancora maggiorenne, nel Distaccamento Garavini, dove contribuì alla liberazione dei territori a sud di Ravenna, tra cui la sua Carraie, per poi entrare nella 28^ Brigata Garibaldi fino alla completa liberazione dell’intero Nord Italia. Saporetti ricordava quei giorni con lacrime di commozione: «Fu meraviglioso, finalmente potevo dire chi ero, potevo dire che ero antifascista». Dopo la sconfitta del nazifascismo, si impegnò con dedizione in incontri e interventi pubblici per mantenere viva la memoria di quegli anni anche nelle generazioni successive, sottolineando sempre con orgoglio le proprie radici antifasciste e la convinzione, mai crollata nemmeno durante i periodi più bui, che il regime «non potesse durare, che fosse una stortura».

Premiato dall’Anpi

Attivo e lucido fino agli ultimi mesi, nel 2020 la sezione Luigi Fuschini dell’Anpi lo aveva omaggiato con una pergamena che riportava la scritta: «Silvano Saporetti, antifascista e partigiano, tenace difensore e divulgatore di idee di libertà, democrazia e giustizia, instancabile animatore della sezione». Ed è stata proprio l’Anpi di Ravenna, ieri mattina, ad annunciarne la scomparsa: «Dalla originaria Carraie, con cui mantenne sempre un forte legame, a Ravenna, il suo impegno è stato costante e fruttuoso – ha scritto l’associazione –. L’Anpi provinciale esprime il proprio cordoglio alla famiglia, che continua a tenere alti i valori che segnarono l’esistenza di Silvano Saporetti».

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