Ravenna, abbonamenti a teatro esauriti in 45 minuti File e polemiche

Ravenna

RAVENNA. La stagione del teatro comico al Teatro Alighieri diventa materia della politica con gli interventi di Sinistra per Ravenna e Lista per Ravenna che hanno presentato due distinte interrogazioni in consiglio comunale, in particolare su quanto avvenuto lo scorso 18 gennaio, giornata riservata alla sottoscrizione dei nuovi abbonamenti. I problemi sono principalmente nati dal fatto che in virtù del restyling del teatro sono diminuiti i posti a disposizione in platea rispetto agli anni precedenti.

L’accusa
«Centinaia di persone si sono ritrovate in coda ai botteghini del Teatro Alighieri fin dall’alba, rimanendo infreddolite ma senza abbonamento» commenta il consigliere Michele Distaso. «Il sistema di vendita dei biglietti al botteghino – riferisce – è andato in blocco per via delle concomitanti prenotazioni on line, che anch’esse sono state problematiche. Inoltre gli abbonati affezionati alla rassegna non hanno potuto usufruire del semplice rinnovo in virtù dell’azzeramento degli abbonamenti delle precedenti edizioni».

Distaso chiede un chiarimento agli organizzatori della stagione di Teatro Comico e vuole anche sapere se non si ritiene di intervenire per suggerire di rivedere la modalità di prenotazione di abbonamenti. Sullo stesso argomento interviene il consigliere di opposizione Alvaro Ancisi che chiede al sindaco un chiarimento. In un intervento molto critico Ancisi solleva diverse problematiche tra cui anche l’intervento realizzato al teatro Alighieri che ne ha diminuito la capienza.

La replica
La stagione si aprirà al teatro Alighieri giovedì prossimo con lo spettacolo di Teresa Mannino “Sento la terra girare”. «Siamo molto dispiaciuti per non essere riusciti ad accontentare tutti» commenta Ivan Caroli di Accademia Perduta, che è la realtà che organizza la stagione del teatro comico. «Come avevamo ampiamente comunicato nella conferenza stampa di presentazione – spiega Caroli –, quest’anno non esistevano diritti di prelazione. La decisione si è resa necessaria per il fatto che il teatro Alighieri è stato oggetto di un intervento di riqualificazione che ne ha ridotto la capienza. Di fronte a ciò abbiamo deciso di azzerare tutto e partire di nuovo. Per sottoscrivere un abbonamento erano a disposizione due canali: la biglietteria e la vendita on line. Ogni persona ha potuto sottoscrivere al massimo 4 abbonamenti. Non è vero che il 18 gennaio il sistema è andato in blocco, c’è solo stato qualche rallentamento. La disponibilità degli abbonamenti è andata esaurita in circa 45 minuti. Dispiace che alcuni siano rimasti senza, ricordo però che c’è ancora la possibilità di assistere agli spettacoli perché ci sono ancora dei biglietti a disposizione che possono essere acquistati in biglietteria prima dell’inizio dello spettacolo».

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