Rapinano due ragazzi e restano sul treno: arrestati in stazione a Ravenna

Il treno regionale delle 5.49 era partito da pochi minuti dalla stazione di Cervia-Milano Marittima alla volta di Milano Centrale: 16 agosto, vagoni semideserti e la sonnolenza tipica di un’alba di piena estate. A bordo una manciata di persone, tra cui due 20enni che, dopo la serata di Ferragosto passata sulla riviera ravennate, stavano facendo ritorno a Reggio Emilia: il loro viaggio, però, è stato turbato da una rapina subita quando il treno aveva lasciato la stazione di partenza solo da pochi minuti.

Chi ci fosse qualcosa che non andava i ragazzi lo avevano capito quasi subito, quando una coppia di maghrebini di 46 e 47 anni – Alì Serame e Said Azzahri i loro nomi – si è avvicinata loro chiedendo di togliere zaini e bagagli che occupavano i sedili a loro vicini per potersi sedere. Una strana domanda, visto che il vagone presentava posti liberi quasi per intero. Ben presto i due hanno chiarito le loro intenzioni passando ai fatti: con una serie di minacce hanno infatti strappato i braccialetti e la collana indossati da uno dei due ragazzi, per poi cercare di dileguarsi all’interno del treno, non senza avere prima invitato le loro vittime a non cercare l’aiuto di capotreno e forze dell’ordine. Un suggerimento che ovviamente è stato ignorato dalla coppia di giovani reggiani, che hanno tenuto d’occhio i movimenti dei due e chiamato imediatamente il 112. E così alla stazione di Ravenna per Sarame e Azzahri è arrivata una sorpresa ancora più indigesta del controllo dei biglietti: non appena il treno si è fermato, sono infatti saliti a bordo gli agenti delle volanti della Polizia di Stato che, seguendo le indicazioni fornite dalle vittime, hanno avuto gioco facile nell’individuare i due 40enni. Trovati in possesso della refurtiva riconosciuta dai legittimi proprietari, entrambi sono stati arrestati con l’accusa di rapina, aggravata fra l’altro dall’essere stata commessa in coppia e all’interno di un mezzo pubblico. Azzahri e Sarame, difesi rispettivamente dagli avvocati Veronica Morgagni e Massimo Ricci Maccarini, ieri mattina sono stati portati per direttissima in tribunale a Ravenna, di fronte al collegio presieduto dalla giudice Antonella Guidomei (a latere Federica Lipovscek e Corrado Schiaretti), che ha convalidato l’arresto e disposto nei loro confronti la misura cautelare della custodia in carcere, come era stato richiesto dal pm Francesca Buganè Pedretti, in attesa dell’inizio del processo, che si terrà con rito abbreviato. Ad Azzahri è stata inoltre notificata la violazione di una precedente misura cautelare cui era sottoposto.

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