Quella volta che Galeazzi infiammò il palio della voga

Ravenna

Ecco quando Giampiero Galeazzi venne a Cervia per partecipare al Palio della voga come speaker, coadiuvato da Bruno “Zimbo” Guidazzi. Era il 2003, la gara fra i marinai di salvataggio aveva alle spalle già 11 anni di sfide, ma occorreva infiammare il pubblico. Ci pensò appunto il compianto “Bisteccone”, scomparso pochi giorni fa, che i cervesi ancora ricordano per quella grande performance. Vinse il cesenaticese Alessandro Fuconi davanti al riminese Giovanni Greco, ma la loro impresa fu impreziosita da una cronaca in stile finale di canottaggio. E solo Galeazzi poteva farlo, quasi che in acqua ci fossero gli Abbagnale e non i meno famosi - ma ugualmente bravi - rematori sul moscone. Le foto di quella memorabile serata immortalano il celebre telecronista della Rai in maglietta rossa e blue jeans, accanto ai vincitori, fra cui anche la campionessa Simona Tarlazzi per la sezione femminile.

Colpito dal palio

In un’altra immagine Galeazzi è invece all’opera, accanto a Zimbo, con il microfono in mano e la solita grinta. Si fermò poi a cena con gli organizzatori, lodando il Palio come uno degli eventi che più lo aveva fatto divertire. «Era molto rilassato - ricorda Pio Boschi, uno dei promotori del Palio -, e si era calato molto bene nella parte. Noi l’avevamo contattato sperando che avrebbe detto si, ma non ci speravamo molto. Invece si dimostrò molto disponibile. La sua fu una prestazione d’altri tempi». «Avevamo ideato quella manifestazione nel 1992 - aggiunge -, per trovare nuovi stimoli in un momento di difficoltà per il turismo, nel dopo mucillagini. I primi anni furono pionieristici, poi nel 2000 riuscimmo a portare il Palio davanti ai Magazzini del sale. Si era creata una arena acquatica con tanto di tribune». L’evento decollò quindi a livello nazionale, richiamando i migliori specialisti del remo da ogni parte d’Italia, tanto che fu necessario adottare il numero chiuso. I bagnini con la maglietta rossa si sfidavano lungo un tratto del porto canale lungo 300 metri, mentre i loro fans li incitavano dai bordi con cori da stadio, aumentando nel corso degli anni fino a diventare diverse migliaia. Oltre a Galeazzi si alternarono al microfono in quelle estati roventi anche Bruno Pizzul, Bruno Longhi e Cino Ricci. Ma il Bisteccone viene ricordato come un “trascinatore impareggiabile”. Il Palio chiuse poi i battenti nel 2013, alla sua 21 esima edizione, causa il mancato sostegno da parte dei suoi abituali partner. Nonostante si fosse tramutato nella settimana della Voga, non era riuscito a convincere tutti. Solo Galeazzi, in quella calda serata di agosto, li aveva messi tutti d’accordo.

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