Da tre mesi i residenti di Quarto sono costretti ad un surplus di chilometri per andare verso Cesena o anche solo verso il capoluogo Sarsina, per via della chiusura della SS 71 collassata tra Sarsina e Quarto. La situazione sta alimentando un forte malcontento anche perché la riapertura della SS 71 è stata annunciata per fine 2023 (inizialmente si era parlato di settembre) e nel mentre si avvicina la ripresa delle scuole col problema del trasporto scolastico, i lavori non sono cominciati, i cittadini sopportano costi e si temono ulteriori lungaggini.
«Chi abita a Quarto, circa un centinaio di anime – sottolinea una cittadina -, per andare in direzione nord deve prima prendere l’E45 in direzione sud verso Roma, quindi uscire a San Piero e rientrare sulla E45 verso Ravenna. A questo punto, dopo aver già percorso 23 km (passati 25 minuti o più, a seconda del traffico), si troverà di nuovo a Quarto, ma sulla E45 in direzione Ravenna. Se prima un abitante di Quarto per raggiungere Sarsina percorreva meno di 8 km, attualmente ne percorre circa trenta; in termini di tempo 5 minuti si sono trasformati in una mezz’oretta. C’è anche chi, per motivi di lavoro, ripete questa “strana filastrocca” due volte al giorno».
Si avvicina poi la riapertura delle scuole, col timore che bambini e ragazzi tra i 3 e i 14 anni di Quarto e zone limitrofe debbano percorrere diversi chilometri per arrivare a scuola per le 8 del mattino. Il Comune è al lavoro per trovare una soluzione, ma al momento non vi è nulla di definito. Né si conosce come sarà organizzato il trasporto per i ragazzi più grandi che vanno a scuola a Cesena.
Oltre alle maggiori spese e al maggior tempo impiegato a Quarto si lamenta anche il rischio derivante dall’utilizzo di una «orribile» E45 con doppio senso di marcia in una galleria «semibuia e con infiltrazioni di acqua». «Allo stato attuale – aggiungono -, in caso di interruzione del traffico sulla E45 noi cittadini di Quarto non saremmo nemmeno raggiungibili».
Questo è un problema non solo di Quarto ma di tutto l’Alto Savio perché, in caso di blocco della E45 alla galleria di Quarto, tutto l’Alto Savio sarebbe costretto ad effettuare “girotondi” per monti e valli per raggiungere le località a valle e della pianura. Ci sono cittadini che si sentono «abbandonati» e che pensano «sia giusto manifestare con forza il nostro disagio»; la voglia di qualche gesto “eclatante” serpeggia.