Pugni e schiaffi alla convivente: arrestato un 51enne in Valmarecchia

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I Carabinieri della Compagnia di Novafeltria sono sempre particolarmente attenti a dare pronte ed efficaci risposte ai reati in danno alle vittime vulnerabili in special modo ai reati relativi al “Codice Rosso”. In un comune della Valmarecchia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’A.G. di Rimini nei confronti di un 51enne residente in quell’abitato, per il reato di “maltrattamenti contro familiari o conviventi”.  L’indagine è partita dalla denuncia della compagna, una 36enne residente in Valmarecchia, formalizzata nel decorso mese di maggio negli uffici della Stazione Carabinieri di via Banfi, in quanto il convivente da diversi mesi la maltrattava, anche alla presenza della figlia della donna, minorenne. I continui comportamenti vessatori, le condotte violente e denigratorie e le violenze psicologiche, sono culminate quando, dopo l’ennesimo scatto d’ira, l’uomo la sera del 30 maggio scorso, dentro l’abitazione della donna, l’ha aggredita percuotendola con schiaffi e sferrandole un pugno al volto ed alla schiena. La donna quella sera è riuscita ad allontanarsi e successivamente si è recata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Novafeltria dove dopo le cure del caso è stata dimessa con una prognosi di giorni 10. Condizione questa che le ha provocato uno stato di disagio e paura continua e incompatibile con le normali condizioni di vita. Tale ennesima situazione l’ha convinta ad abbandonare definitivamente l’abitazione ed a trovare riparo da alcuni familiari, trovando anche il coraggio di denunciare ai Carabinieri il convivente. 

Ed è proprio dalla denuncia che sono scattati gli accertamenti dei Carabinieri che hanno immediatamente denunciato il 51enne all’Autorità Giudiziaria di Rimini per maltrattamenti e lesioni personali, richiedendo contestualmente l’applicazione di una misura cautelare.

Il Gip del Tribunale di Rimini, alla luce degli elementi di prova acquisiti, avallati dal Pubblico Ministero, vagliato il quadro indiziario e concordando pienamente con le risultanze investigative emerse dall’attività condotta dai militari, sussistendo grazi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, ha disposto la misura cautelare in carcere nei confronti dell’indagato.  L’uomo, ieri pomeriggio, è stato rintracciato dai militari dell’Arma e dopo le formalità di rito è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Rimini ove sconterà la misura cautelare in attesa del processo.

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