Proroga dehors, Confcommercio Cesena esulta

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La possibile proroga delle semplificazioni normative per l’allestimento dei dehors nelle piazze accende la speranza di Confcommercio di poter contare su tempi più lunghi per lavorare alle regole dell’abaco comunale.

La proroga in arrivo

«La proroga fino a giugno delle semplificazioni normative per l’allestimento dei dehors è un'ottima notizia ed è l'occasione per sviluppare una nuova armonia tra cultura e impresa nei centri storici delle nostre città», così i presidenti di Confcommercio cesenate baristi e ristoratori Angelo Malossi e Vincenzo Lucchi, commentano l’apertura del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, all’approvazione in sede parlamentare degli emendamenti al dl Aiuti quater volti a prorogare il regime autorizzativo semplificato per i bar e ristoranti che desiderano allestire uno spazio esterno temporaneo. Al momento si tratta solo di una proposta presentata tramite emendamento, ma il fatto che ad avanzarla sia stata la maggioranza e che possa quindi contare anche sulla sponda del governo, rende probabile la sua approvazione.

«Più tempo per il confronto»

«Si tratta di un intervento che Confcommercio nazionale e le associazioni del territorio richiedono da mesi - aggiungono Malossi e Lucchi i - perché siamo convinti che i dehors, se ben allestiti, possano costituire un valore aggiunto per le imprese della ristorazione, ma anche un elemento qualificante per gli spazi urbani». Ma la proroga, per Lucchi e Malossi, rappresenterebbe soprattutto la possibilità di disporre di più tempo «per perfezionare il confronto tra Comune e Sovrintendenza e per adottare norme più efficaci per il nuovo abaco comunale. Il discorso vale anche per il comune di Cesena».

Le critiche all’abaco

I due presidenti tornano a ribadire le loro richieste: «che le nuove regole non penalizzino economicamente in maniera eccessiva le imprese di pubblici esercizi, che in questi tre anni sono stati al centro di gravi emergenze con serie penalizzazioni, dalla pandemia al caro bollette». Chiedono che «non sia ridotto il lavoro ad alcuna impresa attraverso la soppressione di pedane non sostituite da alcunché». Contestano inoltre «il criterio della paventata totale uniformità dei dehors che dovranno essere realizzati» che secondo loro «comprime l’elemento indispensabile della fantasia e della creatività decorativa risorsa fondamentale per promuovere la bellezza del centro storico».

Due percorsi paralleli

L’eventuale proroga e le regole dell’abaco non sono correlate. Per quanto probabile il primo elemento, è altrettanto probabile che non influirà sul percorso del secondo. «Sono percorsi che vanno avanti in parallelo», sottolinea l’assessore Luca Ferrini. Il senso è quello di arrivare pronti al momento in cui la deroga scadrà, «noi non possiamo immaginare che il provvisorio duri per sempre», spiega l’assessore.

Per quanto a buon punto il lavoro sulle regole dell’abaco non è ancora concluso e l’intenzione è quella di arrivare preparati al momento in cui il periodo di deroga si concluderà e si tornerà al regime ordinario.

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