Rimini, blitz degli sbandati al pronto soccorso, calci e pugni a tre operatori sanitari: “Lavorare è impossibile”

Tre operatori sanitari del pronto soccorso presi a calci e pugni da un ubriaco. È successo giovedì sera intorno alle 19, ma è un copione che si ripete spesso e il personale si dice «esausto» di dover «prendere le botte per lavorare». Insomma, non è raro che uomini della vigilanza, polizia di Stato o carabinieri debbano intervenire in soccorso degli operatori socio sanitari in prima linea, di giorno come di notte, per dare una mano a chi ne ha bisogno. Del resto, il pronto soccorso degli ospedali rimane spesso l’unico posto aperto dove sbandati, ubriachi o anche solo senzatetto trovano un riparo. «Non si possono cacciare, ma non possono neanche prendere le botte», dicono gli operatori che anonimamente hanno segnalato l’ultimo episodio.

Giovedì sera dunque un uomo visibilmente alterato dall’alcol pretendeva di dormire sulle barelle con lenzuola pulite in attesa di essere utilizzate per i malati. Quando gli operatori Oss, due donne e un uomo, gli hanno chiesto di allontanarsi si è scatenato come una furia con calci, pugni, insulti e sputi.

Commenti

  1. Possibile che un popolo sia in balia della delinquenza??? Si deve reagire se non vogliamo subire e basta. Le forze dell’,ordine sono impotenti e invece devono avere carta bianca altro che subire e noi dobbiamo collaborare e segnalare, per causa di pochi viviamo insicuri tutti ormai.

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