Primo medico no vax sospeso dall'Ordine, è una pediatra riminese che lavora nel Cesenate
Il primo medico no vax sospeso dall’Ordine in Romagna è una pediatra riminese, medico di libera scelta nel Cesenate. L’Ordine dei medici di Rimini l’ha sospesa dalla professione fino al 31 dicembre con una delibera presidenziale d’urgenza che sarà ratificata nel primo consiglio dell’Ordine. Un atto che segue il provvedimento di Ausl Romagna attraverso il quale il medico è stato sospeso dal lavoro e dallo stipendio dopo tutte le verifiche effettuate dalla commissione appositamente creata che valuta, caso per caso, la mancata vaccinazione del personale sanitario.
Si è è partiti da una prima lettera di sollecito a 3500 non vaccinati, che hanno illustrato la loro situazione e le loro motivazioni riducendo il numero a 224 fra infermieri (152), medici (10) e altri operatori (62). Compito della commissione dell’Ausl Romagna, dopo l’individuazione dei cosiddetti no vax, verificare le motivazioni della mancata vaccinazione: in tanti hanno infatti risposto alla lettera di sollecito fornendo valide motivazioni (c’è chi è appena stato positivo, chi è incinta…) , tanti altri non hanno risposto o hanno fornito spiegazioni ritenute non accettabili. Da qui la sospensione prima dal lavoro da parte dell’Ausl poi dall’Ordine professionale: l’Ausl Romagna nei giorni scorsi ha sospeso dal lavoro senza stipendio fino a dicembre nove sanitari, la pediatra riminese è la prima sospesa dalla professione dall’Ordine.
Contemporaneamente sono partiti i ricorsi dei sanitari ma al momento non c’è stata alcuna decisione di stop alla sospensione.
Fino ad oggi sono 167 gli operatori sanitari in Emilia-Romagna che hanno rifiutato la vaccinazione anti-Covid e sulle cui spalle pesa una procedura di sospensione. A fornire il dato nei giorni scorsi Giuseppe Diegoli, responsabile del servizio di prevenzione e sanità pubblica della Regione.